Nuova causa legale per il Comune di Parma. A portare l’ente davanti al TAR la OMEN s.a.s., di Cantarelli Gianluca, proprietaria dell’Open Shop di via Bixio.
Lo spazio, ricavato tra i negozi del primo tratto della via, non è altro che un corto corridoio con ai lati macchinette automatiche di bibite, caffè, spuntini. Un’attività commerciale come altre in città (quella in via Trento, per esempio, anche lei oggetto di lamentele), che era finita sulle pagine di cronaca per le numerose segnalazioni dei residenti a causa del degrado lasciato da gruppi di ragazzi stranieri che bighellonavano lì, serate, quelle, che talvolta si trasformavano in risse.
Nel giugno del 2017 Parmapress24 aveva dato parola ai commercianti, stanchi di questa situazione di disordine: Piazzale Corridoni – Ubriaco, fornisce identità dubbia: arrestato. Commercianti esasperati
In più occasioni sono infatti intervenute le Forze dell’Ordine, il Questore aveva anche scritto all’assessore al commercio Cristiano Casa chiedendo la chiusura dell’attività commerciale.
A “metterci un taglio” definitivo, l’ordinanza sindacale che impone la chiusura dell’attività in modo definitivo dal 10 novembre. Il provvedimento è stato eseguito date le violazioni delle disposizioni interne e comunitarie di tutela dell’ambiente e dell’incolumità pubblica, riscontrate sia nell’esercizio commerciale che nell’area immediatamente antistante. Ed è proprio nell’area circostante che questi soggetti “poco raccomandabili” continuano indisturbati i loro traffici, anche senza l’open h24 aperto.
Ora il proprietario si oppone all’ordinanza. Il giudice dovrà quindi esprimersi sulla liceità della disposizione comunale, che potrebbe essere andata contro la libertà di impresa e che costringerebbe quindi, in caso di sentenza a favore di OMEN, il Comune a sborsare risarcimenti danni, anche per i mancati guadagni avuti dalla chiusura.