“Contro il Cagliari è una partita da tre punti importanti come lo sono tutte le gare, tutti i match hanno lo stesso valore e noi siamo concentrati per essere pronti il più possibile per la sfida di sabato. Abbiamo iniziato il campionato contro la Juventus perché come dicevo: la prima partita sono tre punti, la seconda tre punti, la terza tre punti, la trentottesima tre punti. Quindi sono sempre focalizzato sul provare a preparare la squadra al massimo per essere molto competitivi, nel momento della partita, e quindi a essere contro il Cagliari i più competitivi e i più pronti per fare una grande prestazione”.
Così Carlo Cuesta alla viglia di Cagliari Parma.
“Troveremo un Cagliari organizzato con idee chiarissime, ho visto il Cagliari di Pisacane e ho visto una squadra che rappresenta bene lui, i suoi valori e la sua idea di gioco. È una squadra compatta, ha idee chiare in attacco per esprimere al massimo la verticalità, ha un buon gioco di attacco anche quando costruisce da dietro e sicuramente sarà una partita difficile. Ma noi proveremo a essere bravi e a creare la partita che noi vogliamo giocare. La soluzione a tre con Cutrone e Oristanio dietro a Pellegrino? Lo abbiamo già fatto, quindi è assolutamente possibile rifarlo, ma è anche possibile fare altre cose mai fatte prima. Vedremo”.
IL PUNTO DI PARTENZA SONO I CALCIATORI
“Per me il punto di partenza, come dicevo nella prima conferenza stampa, sono sempre i calciatori. Quindi, in funzione del contesto che hai che è dato dai calciatori, dal campionato dove giochi, dal passato e da dove i calciatori si sentono forti, l’allenatore deve aiutare il massimo possibile a esprimere i punti di forza dei calciatori e anche aiutarli a essere i più completi possibili e competitivi; quindi, dall’inizio abbiamo fatto quello che era il giusto per la squadra. Contro l’Atalanta abbiamo fatto una costruzione più corta in alcune situazioni, in altre abbiamo fatto una costruzione più lunga in funzione degli spazi e anche delle nostre intenzionalità. A volte quando vuoi avere la capacità di essere più verticale e di attaccare gli spazi, sicuramente provi a fare certe cose e quando provi a progredire un po’ più piano, più compatto e a sfruttare di più l’uomo libero, di là sicuramente provi a fare altre cose. La nostra intenzionalità è quella che rispecchia dopo cosa facciamo”.
IL FOCUS SUL NOSTRO GIOCO
“Nel primo e nel secondo tempo (in riferimento alle gare contro Juventus e Atalanta, nda) ci sono tanti punti simili, sicuramente abbiamo avuto modo di giocare nella metà campo avversaria, più opportunità di giocare con più fluidità nel processo di attacco nel secondo tempo. Quello che ci piacerebbe è avere lo stesso gioco per 95 minuti, quando ci riusciremo non so. Sappiamo che a Cagliari ci dobbiamo aspettare una partita dove dovremo essere bravi per giocare la nostra partita, ma dovremo anche essere bravi a giocare la partita che magari loro vogliono giocare. Quindi ci saranno momenti, dobbiamo essere veramente focalizzati sul nostro gioco, su quello che dobbiamo fare per portare la partita dalla nostra parte. Questo è sempre il nostro focus”.
IN QUESTE SETTIMANE ABBIAMO FATTO UN BUON LAVORO
“È vero che abbiamo avuto poco tempo, è vero anche che ci sono state delle assenze, ma in questo caso più che affinare, è stato un momento importante per iniziare. Perché siamo partiti da una certezza, da chi siamo, da chi saremo da adesso fino alla fine. Adesso è il momento per iniziare il percorso con più stabilità. È stato molto importante questo periodo per iniziare a trovare gli aspetti che saranno importanti nel nostro modo di giocare e soprattutto per iniziare già a creare una chimica tra i calciatori e i componenti della squadra. Ciò che abbiamo provato è sviluppare di più la nostra linea guida. Non abbiamo avuto molto tempo, perché alla fine abbiamo avuto una settimana e in questa settimana abbiamo avuto la partita contro la Virtus Entella; quindi, non abbiamo avuto tantissimo tempo per prepararci. C’erano alcuni calciatori con problemi fisici che erano assenti nella gara contro la Virtus Entella. Anche questa settimana, quindi, è stata mischiata nel nostro processo di crescita, ma anche nella preparazione della gara contro il Cagliari. Il Parma si affida più alla fascia sinistra che a quella destra? Quella può essere una percezione, secondo me le nostre “catene” hanno caratteristiche diverse ed entrambe possono progredire e creare pericolo, secondo me è stato fatto su entrambe i lati, non su uno solo”.
UN INIZIO, TUTTI INSIEME
“È vero che il percorso è stato iniziato settimane fa, ma quando ho parlato dell’inizio di un percorso mi riferivo a un inizio tutti insieme, è vero che ci sono calciatori che erano con le Nazionali ma tanti erano con noi. Quindi, quello che ci possiamo aspettare è un Parma simile a quello che abbiamo trovato fino adesso, perché noi quello che vogliamo è rafforzare i nostri punti di forza, allo stesso tempo proveremo alcuni aspetti che abbiamo analizzato e che magari possiamo fare meglio. È un percorso, alla fine Roma non è stata costruita in due, in tre, in quattro giorni, alla fine hai bisogno di tempo per sistemare e hai bisogno anche di avere delle priorità. Inoltre, quando provi a sviluppare certi aspetti, alcuni hanno bisogno di più tempo di altri. E quello che proveremo è essere meglio rispetto alla partita contro l’Atalanta. Ci sarà un Parma simile a quello. Cosa ci manca? Stiamo lavorando per migliorarci ogni giorno, alla fine il percorso non è mai è finito; quindi, dal primo fino all’ultimo giorno in cui sarò qua, sentirò sempre che c’è la possibilità di fare meglio, perché qualsiasi percorso di crescita è così. Allo stesso modo proveremo a essere il più competitivi possibile sempre. E siamo fiduciosi che lo saremo ogni giorno di più”.
ORGOGLIOSI DELL’ESPERIENZA DI CIRCATI IN NAZIONALE
“Alessandro è tornato felice e orgoglioso con tanta voglia di essere qui con noi, ma con la felicità di aver rappresentato il suo Paese come Capitano, il più giovane dopo più di 40 anni nella storia dell’Australia. Per noi è stato un orgoglio. Lo volevamo subito con noi, ma nello stesso modo siamo stati molto felici di quella esperienza che ha vissuto”.