I Carabinieri della Stazione di Roccabianca hanno risolto un complesso caso di frode e furto, denunciando alla Procura della Repubblica di Parma un 33enne italiano. L’uomo è accusato di furto e utilizzo fraudolento di strumenti di pagamento, dopo aver messo in atto un piano ingegnoso ai danni di una commerciante del luogo.
La dinamica della truffa
Alcuni mesi fa, l’uomo si è presentato in una bottega di Roccabianca che funge anche da tabaccheria e ricevitoria. Ha subito cercato di conquistare la fiducia della proprietaria, una 56enne, acquistando un pezzo di formaggio e pagando regolarmente con la sua carta di credito. Questo gesto, apparentemente innocuo, era in realtà il primo passo di una strategia ben più complessa.
Subito dopo, il 33enne ha chiesto di usufruire di alcuni servizi telematici, richiedendo l’emissione di tre buoni spesa online del valore di 300 euro ciascuno, per un totale di 900 euro. Al momento di pagare, la sua carta è stata rifiutata per ben tre volte a causa del superamento del massimale giornaliero. Nonostante il mancato pagamento, la commerciante aveva già stampato i buoni, completi dei codici PIN necessari per attivarli.
L’uomo ha insistito per tornare il giorno successivo a pagare e ritirare i buoni, e la proprietaria, convinta che senza i biglietti e i PIN non fosse possibile utilizzarli, ha accettato di attenderlo.
La scoperta e le indagini
Il giorno dopo, l’uomo non si è mai presentato. La commerciante ha subito un’amara sorpresa scoprendo che i buoni erano già stati usati, pur essendo ancora nel suo cassetto, dove li aveva riposti. Incredula, si è rivolta ai Carabinieri di Roccabianca.
Le indagini, coordinate dai militari, hanno subito puntato sui filmati di videosorveglianza del negozio. L’analisi attenta delle riprese ha svelato il trucco del truffatore: l’uomo aveva usato lo zoom del suo smartphone per fotografare i codici PIN stampati sui buoni, mentre questi erano appoggiati per pochi istanti sulla stampante.
Grazie alla collaborazione del gestore della piattaforma dei buoni spesa, i Carabinieri sono riusciti a risalire all’account dell’utente che li aveva attivati e spesi lo stesso pomeriggio della truffa. Il numero di cellulare associato all’account, incrociato con le immagini del volto del sospettato, ha permesso di identificarlo. Il 33enne, residente fuori regione, era già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati commessi con un modus operandi simile.
Al termine degli accertamenti e raccolte le prove necessarie, il 33enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Si precisa che l’indagato è al momento solo sospettato di reato e la sua posizione sarà valutata nel corso del processo, in attesa di un’eventuale sentenza definitiva che ne accerti la colpevolezza.