Parma, ecco Oristanio: “Io e il Parma ci siamo scelti”

0

Mi aspettavo questo trasferimento perché era una cosa possibile. Ho scelto Parma perché sicuramente credo nel progetto e perché ha una grandissima storia e non la devo dire io. Avevo sicuramente altre alternative, però ho deciso di venire qui. Ringrazio la società, credo nel progetto, credo nelle idee. Sono molto felice di essere qui. Le differenze con Venezia? Ogni allenatore e ogni società hanno delle caratteristiche diverse. Inoltre, ogni allenatore ha la propria idea di pensiero, ha il proprio modulo, quindi, non parlerei di differenze, ma parlerei soprattutto di caratteristiche diverse in base agli allenatori, tutto qui”.

https://parmacalcio.avelia.it/index.php/s/jWPskjGZzdiPgym

A DISPOSIZIONE DELLA SQUADRA

Non parlerei di ruoli preferiti, perché non mi piace nemmeno parlare tanto di ruoli. Gioco dove serve, dove l’allenatore ha bisogno, quindi, mi metto a disposizione della squadra, che è la cosa più importante. Sicuramente preferisco partire da destra, centrarmi, però nell’arco della mia breve carriera ho ricoperto più ruoli, dall’attaccante, all’esterno, al trequartista. Quindi, non parlerei di ruoli, ma parlerei più di esigenze della squadra e dell’allenatore. Il dribbling è una delle mie caratteristiche principali. Credo di essere un ragazzo che si mette a disposizione della squadra, quindi, quando c’è da difendere si difende tutti insieme, perché l’importante è saper alternare le fasi, è una delle cose più importanti. Oltre al dribbling, allo sprint, allo scatto, posso dire la mia anche a livello difensivo e aiutare la squadra nei momenti difficili. Nella gara ci possono essere momenti in cui bisogna difendere e credo di saperlo fare bene. Il mio obiettivo? Sicuramente fare il maggior numero di assist e gol, non sono qui a dare un numero preciso, però è una cosa importante, perché può portare punti alla squadra fare un assist, fare un gol. L’importante è la prestazione, quindi, parto da quella e poi metto tutto il contorno. Quindi, dare il 100% e poi sono convinto che, quando uno dà il 100% viene tutto da sé”.

L’ENERGIA DI CUESTA, UN ESORDIO EMOZIONANTE

Cuesta ha come caratteristiche l’energia e la positività che emana. All’esordio non mi ha dato consigli tecnici o tattici, ma la giusta carica per entrare e fare bene con l’energia giusta e la positività per fare la giocata, per rischiare la giocata, per muovermi e cercare la palla. Queste sono le cose principali che mi ha detto. Ero arrivato da pochi giorni, quindi, a livello di tattica c’era poco da dire. Io ero pronto, sono sempre pronto quando sono a disposizione. Quando parto dall’inizio, quando parto dalla panchina, non fa differenza, l’importante è farsi trovare pronti. È stato un esordio molto emozionante. Lo stadio era una bolgia, si sentiva tantissimo. È stata un’emozione unica esordire in questa maniera. L’esordio è sempre una bella emozione in sé, in questa partita lo è stato ancora di più, perché il pubblico ci ha trasportato soprattutto nei minuti finali. È stata una bellissima partita dove potevamo meritare anche qualcosina di più”.

LA NAZIONALE UN SOGNO, MA PENSO AL PRESENTE

La Nazionale penso sia il sogno di tutti, io penso a far bene, non voglio pensare ad altro, in questo momento, penso al presente e penso a far bene in futuro”.

N OLANDA UN’ESPERIENZA FORMATIVA

Ero molto giovane quando sono andato in Olanda, avevo 17-18 anni, è stata un’esperienza formativa, perché andare via dall’Italia non è mai facile, soprattutto per me che sono cresciuto in un settore giovanile molto importante come quello dell’Inter. Andare via dall’Italia e approcciarmi a un mondo completamente diverso a livello calcistico, a livello di cultura, una lingua nuova da imparare, sotto tutti i punti di vista, non è mai facile. Però è stato molto formativo, lo consiglio a molti giovani di avere il coraggio di lasciare l’Italia, di imparare nuove culture per poi tornare in Italia molto più pronti. Sebastiano Esposito? Ci sentiamo perché siamo molto amici dai tempi dell’Inter. Non abbiamo parlato di squadre, ci vediamo ogni anno in squadre diverse e poi vedremo il futuro cosa riserva, ma per ora siamo felici entrambi. Posso dire solo questo: non abbiamo parlato di squadre e di queste cose future”.