“Sto portando la mia fidanzata in ospedale” – ma era una scusa per evitare i controlli. Aveva la patente revocata: denunciato 36enne

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In via Trento, una pattuglia ha fermato e sottoposto a controllo il conducente e gli occupanti di un’auto che procedeva a velocità elevata: un 36enne italiano, residente in città, in auto con la fidanzata, una coetanea parmigiana, ha riferito che andava di corsa perché stava accompagnando al pronto soccorso la sua ragazza, che non si sentiva bene.

I carabinieri hanno deciso quindi di scortarli in ospedale, ponendosi in auto davanti a loro per garantire fluidità nel traffico cittadino. Dopo un centinaio di metri, però, l’auto guidata dal 36enne ha imboccato una via laterale e si è fermata con le quattro frecce accese. Ai carabinieri ha detto che la fidanzata stava già meglio e che non c’era più bisogno di andare in ospedale. Le vere intenzioni dell’uomo, che aveva dichiarato di essere momentaneamente sprovvisto della patente, sono affiorate consultando la banca dati delle forze di polizia: la patente di guida gli era stata revocata con decreto prefettizio lo scorso dicembre e sul suo conto, anche dopo la revoca, risultavano ulteriori sanzioni analoghe per aver guidato con la patente revocata. 

Nell’auto c’era un coltello di modeste dimensioni, del quale l’uomo non ha saputo giustificare il possesso. Per questi motivi è stato denunciato con le accuse di guida con patente revocata (sanzione recidiva) e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.