La Polizia di Parma ha recentemente eseguito due provvedimenti di espulsione dall’Italia, dimostrando la costante attività di controllo del territorio e di gestione delle misure restrittive nei confronti di cittadini stranieri.
Il primo caso risale al 21 agosto, quando gli agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno scortato un cittadino nigeriano di 43 anni fino all’aeroporto di Bologna. L’uomo era detenuto presso il carcere di Parma in custodia cautelare, a seguito di una condanna per danneggiamento e incendio. L’allontanamento forzato è stato eseguito direttamente alla frontiera aerea, mettendo fine alla sua permanenza sul territorio nazionale.
Il 26 agosto, è stata la volta di un 58enne di nazionalità georgiana. Questo provvedimento di espulsione, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia, è stato applicato come misura alternativa alla pena detentiva che ancora doveva scontare. Anche lui si trovava nella casa circondariale di Parma, dove era detenuto per una sentenza di condanna relativa all’immigrazione clandestina. L’uomo, con una lunga storia di precedenti per reati contro il patrimonio, è stato prelevato dal carcere e accompagnato all’aeroporto di Bologna per essere imbarcato su un volo diretto verso il suo paese d’origine.
Oltre a queste due espulsioni, la Polizia ha anche effettuato un trasferimento questa mattina, accompagnando un richiedente protezione internazionale al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Bari. Il provvedimento è scattato in quanto l’uomo era gravato da diverse sentenze di condanna, rendendo necessario il suo trasferimento in una struttura idonea per la gestione della sua posizione.
Questi interventi sottolineano il ruolo cruciale delle forze dell’ordine nel garantire l’applicazione delle normative sull’immigrazione e la sicurezza pubblica.