Dopo i lunghi accostamenti a Inter e Milan, in queste ultime ore si parla di un forte interesse da parte del Liverpool nei confronti di Giovanni Leoni.
Classe 2006, nella passata stagione si è imposto come uno dei migliori del ruolo in Serie A, mettendo a referto 17 presenze e 1 gol.
Europacalcio.it ha intervistato in esclusiva Alberto Griggio, allenatore di Leoni ai tempi della Vigontina San Paolo Fc, importante realtà calcistica padovana dove il difensore militò nell’annata 2015/2016, poco prima del passaggio nel vivaio del Cittadella.
Se dieci anni fa le avessero detto che oggi Leoni sarebbe stato nel mirino del Liverpool, lei ci avrebbe creduto?
“Allora, avrei fatto fatica a crederci se mi avessero fatto il nome del Liverpool. Però onestamente vedevo in Giovanni (Leoni, ndr) le stimmate di chi avrebbe potuto fare strada nel calcio, era predisposto a compiere qualcosa di importante“.
In cosa eccelleva in particolare?
“Dal punto di vista fisico era più avanti rispetto alla media dei bambini della sua età, era poi duttile e caratterialmente non mollava mai“.
Giocava già da difensore?
“Prediligeva quel ruolo, ma nell’eventualità era in grado di ricoprire altri ruoli: dove io lo mettevo, lui si applicava“.
Ricorda episodi o un qualche aneddoto legato a Leoni di quell’annata a Vigonza?
“Episodi particolari no, avevamo un gruppo squadra forte, ero ai miei primi passi da allenatore ed ebbi la fortuna di trovarmi in mano dei ragazzini classe 2006 molto bravi. Di Giovanni ricordo la difficoltà ad accettare la sconfitta, la viveva in maniera molto profonda, ma chiarisco subito: non perché non sapesse perdere, ma proprio per il suo grande desiderio di lottare per raggiungere sempre il massimo“.
Qual è la sua migliore dote?
“È concentrato in questo suo percorso ed è sempre rimasto con i piedi per terra, mai si è montato la testa. Parliamo di un ragazzo umile e maturo, e questi valori glieli ha trasmessi la sua famiglia, che io conosco ed è composta da ottime persone. Inoltre Giovanni è uno che ascolta tanto i suoi allenatori e si fa voler bene da tutto il gruppo. Mentre sotto l’aspetto tecnico, mi piacciono molto la sua duttilità e come sa marcare l’uomo“.
E di questa annata al Parma cosa pensa?
“Non l’ho visto quasi mai in difficoltà. Il momento in cui ha fatto vedere veramente di che pasta è fatto è stato contro la Juventus, quando ha di fatto annullato Vlahovic. Ha avuto anche la fortuna di avere avuto due allenatori che gli hanno dato la possibilità di sbagliare, del resto è impensabile pretendere che un giocatore sia già formato a diciotto anni, è soprattutto sbagliando che si impara e si cresce“.
In queste ultimissime ore si parla appunto molto del Liverpool, ma non è nemmeno tramontata del tutto l’ipotesi Inter. Lei dove vedrebbe meglio Leoni?
“Faccio fatica a dare una preferenza. Se andasse all’Inter ritroverebbe Chivu, che lo ha avuto proprio al Parma e ha saputo esaltare molto bene le sue qualità. Quanto al Liverpool, è un club che, oltre a non avere bisogno di presentazioni, sta dando grandi opportunità ai giovani. Inoltre in Inghilterra ci sono delle strutture che permettono a tutti di esprimersi al meglio. In entrambe queste ipotesi vedo solo pro e zero contro“.
Fonte: Europacalcio.it