Fiere: lettera d’intenti tra Bologna, Rimini e Parma

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“Le Parti sono interessate a verificare la fattibilità di una società (‘Newco’), la cui composizione sarà da definire, con l’obiettivo di raggiungere una integrazione funzionale o societaria”. E’ quanto hanno concordato i presidenti delle Fiere di BolognaRimini e Parma, rispettivamente Franco BoniLorenzo Cagnoni e Giandomenico Auricchio, nella lettera di intenti sottoscritta questa mattina a Bologna, nella sede della Regione, durante un incontro con il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini.

In particolare, in esecuzione della lettera di intenti, le parti procederanno nella collaborazione e nelle attività congiunte sulla base della seguente attività e documentazione da preparare congiuntamente:

  • elaborazione di un elenco di dati e informazioni inerenti i modelli operativi e le strutture organizzative dedicate da condividere con il gruppo di lavoro;
  • analisi dei costi/benefici derivanti dal Progetto e simulazione degli impatti economici;
  • analisi del mercato/calendario internazionale e delle relative opportunità di business;
  • analisi del mercato utilities e facility management in un’ottica di una auspicata ottimizzazione risorse e centralizzazione acquisti;
  • analisi dei diversi possibili scenari di integrazione immobiliare che potranno andare dalla gestione accentrata dei servizi immobiliari, sino alla più articolata possibile operazione di integrazione degli asset immobiliari;
  • analisi dei costi (generali, real estate, ecc.) e dei rispettivi modelli organizzativi per supportare l’evoluzione del progetto;
  • business plan triennale;
  • term sheet sulla ipotizzabile struttura dell’accordo e della Newco (struttura societaria, patti parasociali, altri accordi);
  • dettaglio di scopo e azioni principali da attuare e relativa tempistica.La lettera di intenti ha validità fino al 31 dicembre 2016.

Per seguire la realizzazione del progetto, le tre società fieristiche hanno selezionato un advisor di comprovata esperienza internazionale: KPMG.

La lettera di intenti non preclude operazioni commerciali già in corso, così come potranno esserne avviate di nuove dalle singole società fieristiche sentite le altre.