Buongiorno a tutti, vi ringrazio per essere qui (in riferimento ai giornalisti presenti, nda). Le mie prime parole di ringraziamento sono per il Parma che mi ha scelto, quindi, per l’allenatore, per l’area tecnica e per tutti quelli che hanno fatto sì che la mia accoglienza sia stata calorosa. Parma è un club storico e sono molto felice di essere qui. Il Parma è una squadra molto speciale, ci sono tanti giovani e l’allenatore stesso è giovane e questo non è un caso. Il Parma punta molto sui giovani. Quello che posso portare a questa squadra, essendo un difensore, è esperienza, dinamicità e fisicità, ma sono anche qui per imparare vista la mia giovane età. Comunque, un po’ di esperienze le ho fatte nelle squadre in cui ho giocato in precedenza. Qui voglio imparare tanto perché è la mia prima volta in Serie A, ma voglio dimostrare con determinazione quelle che sono le mie qualità”.


FARO’ IL MASSIMO PER QUESTA SQUADRA
“È necessario riuscire a costruire una difesa solida e per farlo tutti dobbiamo difendere bene e non subire gol. Lavoreremo su questo, lo stiamo già facendo. C’è lo staff che mi sta aiutando molto, da parte mia darò il massimo come difensore e farò il massimo per questa squadra. Ai tifosi il mio messaggio è: ‘sono qui per difendere i colori del Parma e darò tutto quello che ho per la squadra sul campo e sono pronto a lottare per fare restare il Club dove è oggi’. La difesa sa 3 o 4? Siamo calciatori professionisti e dobbiamo essere pronti ad adattarci. Ho giocato sia nella difesa a tre che a quattro come al Lione e al Brest. Se domani l’allenatore dovesse decidere di passare a 3, io sarò pronto e lo sarò anche in un sistema di difesa a 4. Mi adatto a tutti i sistemi”.
IL CONSIGLIO DI KOULIBALY
“Sono un difensore moderno che ama giocare con la palla tra i piedi, ma ama anche difendere. Oggi i difensori devono essere polivalenti. Prima di arrivare qui a Parma ho sentito Koulibaly (Kalidou, nda), mio connazionale, che mi ha parlato molto bene della Serie A, di questa squadra e mi ha detto di venire qui. Per il tipo di campionato che c’è essendo io un calciatore che ama giocare con la palla tra i piedi e difendere, certamente, la Serie A è un campionato adatto a me”.
PRONTO PER LA SERIE A
“La Serie A è un campionato speciale, è un campionato che valorizza la difesa e i difensori. È un campionato anche molto tattico. Ho avuto modo di parlarne con altri calciatori che hanno giocato in Serie A, tutti mi hanno detto che è un campionato che mi darà la possibilità di migliorare. In Serie A ci sono squadra molto competitive, attaccanti molto forti. Sono qui per questo e spero di migliorare e mostrare quello che posso fare. Ho giocato con calciatori importanti tra cui Barcola (Bradley Laurent Barcola, nda) con il quale ho condiviso la formazione calcistica a Lione. Qui a Parma, ho visto giocatori molto forti, ma quello che mi è piaciuto di più è il collettivo. Ritengo sia più importante avere un collettivo forte, coeso e unito, qui l’ho visto e sono certo che riusciremo a costruire una grande squadra per dare al Parma ciò che si merita. Il mio debutto in Champions League? Senz’altro giocare in Champions League è stato un piacere, un onore. Tutti i calciatori sognano di poterci giocare un giorno. Ritengo che sia tra le competizioni più belle al mondo. L’emozione è stata inspiegabile, sono molto contento di averci partecipato, di aver dato il mio contributo, di aver tratto esperienza e insegnamenti. Ma questo è il passato, un ricordo piacevole. Ma ora sono concentrato su questa nuova avventura e dare il massimo per il Parma”.
L’ACCOGLIENZA FRANCESE DI HAINAUT E JOUJOU
“È stato bello arrivare qui e trovare dei francesi, sicuramente mi ha fatto molto piacere, ma il mio obiettivo è imparare l’italiano, che mi sarà utile sul campo. Con loro (Hainaut e Joujou, nda) ho parlato di aspetti relativi al campo e al calcio. Devo dire che mi sono trovato bene con tutti i compagni di squadra, sono molto contento”.