Kaur Jaan aveva 70 anni, dall’India era arrivata 10 mesi fa, ospite del figlio. Voleva tornare a casa, in India, terrorizzata dall’onda di alcool e violenza che viveva nella casa, diventata poi la sua valle di morte. Non ha fatto in tempo a scappare, fatale, l’ennesimo scatto di violenza del 51enne, già noto per atti violenti.
Emergono particolari inquietanti e drammatici sull’omicidio della donna di 70 anni di origine indiana, avvenuto a Polesine Zibello. Il figlio cinquantunenne, fermato ieri con l’accusa di omicidio pluriaggravato, era già noto per una condotta violenta nei confronti della madre, tanto che la vittima, arrivata in Italia solo dieci mesi fa, desiderava fare ritorno in India per la paura di essere uccisa.
Secondo le testimonianze raccolte dai Carabinieri, subito dopo il decesso della donna in ospedale a Parma, è emerso un quadro di maltrattamenti, aggressioni e percosse quotidiane. Queste violenze, stando ai racconti di residenti e parenti, erano generalmente riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche da parte dell’uomo.
I vicini di casa hanno riferito di frequenti liti e urla di dolore provenienti dall’abitazione, un fenomeno ormai ricorrente da tempo.
Il fascicolo d’indagine si è arricchito di ulteriori elementi che disegnano un complesso scenario di conflittualità familiare. La Procura ha evidenziato tensioni non solo tra l’indagato e la sua convivente, ma anche con la madre stessa, che aveva apertamente preso le difese della compagna del figlio. Questo atteggiamento della vittima avrebbe scatenato reazioni sempre più violente da parte del cinquantunenne.
In questo difficile contesto familiare, si inseriscono anche alcuni fratelli dell’indagato, i quali si erano a loro volta schierati in difesa della madre. La donna, giunta in Italia lo scorso inverno, aveva iniziato a convivere con il figlio proprio a Polesine Zibello.
Tutto è culminato nell’ultimo tragico episodio. L’ultima violenza, quella che ha causato il decesso, sarebbe avvenuta sabato 2 agosto. In quell’occasione, il figlio avrebbe riempito di botte la madre, colpendola violentemente al capo. Le lesioni riportate hanno portato la donna al coma in meno di due giorni, da cui è poi derivato il decesso. La paura della vittima di essere uccisa, che la spingeva a voler tornare in India, si è purtroppo concretizzata