Spaccata al bar tabacchi a Mamiano: denunciato 42enne grazie alle impronte digitali. E’ già ospite di Via Burla per altri reati

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Si è conclusa con la denuncia alla Procura della Repubblica di Parma di un 42enne straniero, già noto alle forze dell’ordine, l’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Parma, supportati dalla Stazione di Traversetolo, riguardo a una spettacolare “spaccata” avvenuta lo scorso aprile ai danni di una tabaccheria di Mamiano, nel comune di Traversetolo. L’uomo è ritenuto il presunto responsabile di furto aggravato e ricettazione.

L’episodio risale alle 5:00 del 27 aprile, quando una pattuglia dei Carabinieri di Traversetolo è intervenuta d’urgenza presso la tabaccheria a seguito di un allarme furto. Nonostante la rapidità dell’intervento, all’arrivo dei militari la scena era già devastante: un furgone cassonato era incastrato con la parte posteriore nella vetrina principale, utilizzata come ariete per sfondarla.

Gli autori del reato si erano già dileguati, ma il proprietario, prontamente avvisato, ha constatato un danno ingente. Il bottino ammontava a oltre 150 “gratta e vinci”, diverse confezioni di tabacco e denaro contante per un valore di quasi 9.000 euro. A ciò si aggiungono i notevoli danni strutturali causati dalla rottura della vetrata principale. I Carabinieri hanno immediatamente accertato che il furgone, cruciale per l’assalto, era stato rubato pochi giorni prima nella zona est di Parma e che il furto era stato regolarmente denunciato da un imprenditore edile.

La Sezione Operativa della Compagnia di Parma ha avviato un meticoloso sopralluogo sulla scena del crimine. Nonostante la devastazione, le prime acquisizioni dei filmati delle telecamere di sorveglianza hanno permesso di focalizzare l’attenzione su un unico soggetto, travisato da un casco integrale da motociclista, che armeggiava a mani nude.

Determinante per la risoluzione del caso è stata la successiva e accurata attività di rilievo delle impronte digitali. Gli operanti sono riusciti a individuare e repertare diverse impronte digitali sia all’interno dell’attività commerciale che sul furgone utilizzato per lo sfondamento. Tali reperti sono stati immediatamente consegnati alla Sezione Impronte del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) di Parma.

Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Parma, i Carabinieri del RIS hanno effettuato tutti i passaggi necessari per rendere le tracce utilizzabili a fini probatori, comparandole con quelle presenti nella banca dati nazionale. Il riscontro è stato positivo e inequivocabile: le impronte repertate sono risultate pienamente compatibili con quelle di un pregiudicato 42enne straniero, permettendo così di ricondurlo sulla scena del delitto.

Il 42enne denunciato era già noto agli investigatori per un passato costellato di numerose segnalazioni e condanne per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di sostanze stupefacenti, commessi sia nella provincia di Parma che in quelle limitrofe. Attualmente, l’uomo risulta residente fuori provincia e già ristretto in carcere per altre cause.