La Polizia di Stato ha arrestato un cittadino nigeriano per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, avvenuto all’interno del parco Falcone e Borsellino.
In particolare, nel pomeriggio dello scorso 4 giugno, alcuni equipaggi della Squadra Volante effettuavano una perlustrazione del parco Falcone e Borsellino, con accesso concordato dai diversi ingressi, così da poter impedire eventuali tentativi di fuga.

Nello specifico, un equipaggio riconosceva un soggetto nigerianogià datosi alla fuga durante un analogo controllo svolto presso il parco.
Alla vista della Volante della Polizia, il soggetto in questione saliva in sella ad una bicicletta per poi darsi a precipitosa fuga in direzione opposta alla Volante, ove erano però presenti gli operatori di un secondo equipaggio che, nel frattempo, erano scesi dal veicolo di servizio.
Vedendosi sbarrata la strada dagli operatori, il fuggitivo deviava ancora la propria fuga imbattendosi in un terzo equipaggio che gli intimava di fermarsi. Invece di arrestarsi, il medesimo aumentava la velocità fino a travolgere un operatore e, a seguito dell’impatto, perdeva il controllo della bicicletta, finendo dentro una siepe.
L’agente investito afferrava immediatamente il soggetto che, rialzatosi repentinamente, si liberava dalla presa e colpiva l’operatore con una gomitata, per darsi poi nuovamente alla fuga a piedi all’interno del parco.
Gli agenti, a questo punto, si davano all’inseguimento appiedato del fuggitivo, riuscendo a raggiungerlo ed immobilizzarlo. A seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di una lametta avente lunghezza di 4cm circa e della somma di €990,00 in contanti, in diverso taglio, presumibili frutto di attività illecita di spaccio.
Condotto in Questura per gli accertamenti di rito, il soggetto risultava essere un cittadino nigeriano completamente irregolare sul Territorio Nazionale e gravato da numerosissimi precedenti per reati contro la persona, nonché di violazione della Legge sugli stupefacenti. Il medesimo, trattenuto in stato di arresto per il reato di resistenza P.U., nella mattinata odierna veniva processato per direttissima ed a seguito dell’udienza gli veniva applicata la misura cautelare del divieto di dimora.