Un 68enne residente a Parma, vittima di “spoofing”.
L’uomo era stato contattato da un’utenza telefonica apparentemente riconducibile alla sua banca che l’avvisava di un tentativo di truffa ai suoi danni che stava mettendo in serio pericolo la sicurezza del suo conto corrente. A poca distanza dalla prima telefonata, il 68enne ne ha ricevuta una seconda nella quale uno pseudo operatore di banca gli confermava che il suo conto corrente era sotto attacco e che era stato autorizzato un pagamento di 3.000 Euro.

Questo poi lo ha indotto a spostare tutto il denaro verso un “conto sicuro” al fine di scongiurare il pericolo di ulteriori prelievi fraudolenti. Il 68enne, nonostante dalla verifica sul conto non avesse riscontrato alcuna anomalia, alla fine si è lasciato convincere e come richiesto ha effettuato un bonifico di 8.000 Euro, l’intera sua disponibilità, verso il “conto blindato”.
Per rendere tutto maggiormente credibile, il finto operatore ha fornito alla vittima un codice con il quale presentarsi il giorno dopo alla sua banca per effettuare le operazioni di storno e rientrare in possesso dei suoi soldi. E così il 68enne ha fatto, ma invece di ricevere in dietro i soldi ha ricevuto la notizia di essere stato truffato. La vittima si è recata quindi alla stazione dei carabinieri di Parma Centro per denunciare l’accaduto. Le successive indagini e gli accertamenti bancari eseguiti dai militari, hanno permesso di identificare il titolare del conto corrente sul quale il denunciante aveva trasferito il denaro e altri due intestatari di conti nei quali il denaro era stato trasferito.
Raccolti significativi elementi probatori i Carabinieri di Parma Centro, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, hanno denunciato alla procura di Parma perché ritenuti i presunti responsabili del reato di truffa in concorso, un 48enne, un 38enne ed un 31enne tutti italiani residenti in Campania.