Chivu: “Orgoglioso dei miei ragazzi, attaccati coi denti alla serie A”

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Ho esaltato la prova dei ragazzi, sono stati eccezionali soprattutto nel primo tempo. Poi le energie iniziano a non esserci e abbiamo avuto delle difficoltà a trovare degli inserimenti e dei cambi giusti, perché siamo un po’ in emergenza, dobbiamo adattarci. Abbiamo calciatori che si allenano un solo giorno, li dobbiamo mettere in campo.

Li voglio ringraziare perché danno sempre la disponibilità, si sono messi a disposizione del gruppo e danno il massimo. Da quando ho iniziato questa avventura, abbiamo detto che mancano 13 finali.

Ora manca l’ultima, sono contento e orgoglioso della prova di questi ragazzi, perché danno sempre tutto e cercano sempre di portare a casa, con quello che loro hanno come bagaglio di conoscenze nel calcio, il massimo.

Voglio fare i complimenti ai ragazzi perché se siamo in questa condizione, in questo momento della stagione, dove probabilmente quando qualcuno due mesi fa pensava fossimo già morti, credo che prima dell’ultima partita siamo ancora qua per fare il nostro meglio e per rimanere in Serie A.

L’espulsione? Ho chiesto scusa anche ai ragazzi, sono il classico imbecille che si mette in mezzo a una rissa e prende schiaffi da tutte le parti. Onestamente non ho fatto niente, sono andato lì per separare qualcosa, con buona volontà, a evitare qualcosa che sembrava incasinata. E alla fine mi tocca stare l’ultima in tribuna.

Mi dispiace per i ragazzi, sicuramente avranno bisogno di me domenica, chiedo scusa a tutti ma onestamente non ho fatto niente e volevo solo separare delle persone.

Leoni? Vorrei esaltare lui, ma anche Balogh e Circati, che era alla prima partita dopo l’infortunio al crociato. Giovanni ha fatto una prova di maturità, una prova di grande spessore a 18 anni avendo di fronte Lukaku. Tutti sappiamo che cosa rappresenta Lukaku nel mondo del calcio, esce a testa alta, più consapevole e maturo di quelle che sono le sue qualità.

Prevedo un futuro importante per questo ragazzo, se lo merita dopo la prova di oggi, anche se avrei voluto dirgli qualcosa. Ho cercato di trasmettergli qualcosa, di fare qualche trucco, ma anche Balogh e Circati non sono stati da meno all’altezza di Giovanni”.

Le parole di Hernani – “Era una partita tesa e difficile, ma abbiamo fatto una partita intensa sotto tutti gli aspetti, ce l’abbiamo messa tutta, volevamo vincere, però il Napoli è la squadra più forte del campionato. Abbiamo fatto un grande match, l’abbiamo affrontato nel modo giusto. Dobbiamo tenere stretto questo punto che ci serviva. Gli altri risultati? Io guardavo alla nostra partita, che era una gara importante. Non sapevamo sugli altri campi cosa stesse succedendo. Noi dobbiamo restare focalizzati sul nostro obiettivo. Si deciderà tutto all’ultima giornata? Sì… È stato un anno un po’ così, ma siamo vivi e stiamo dimostrando di voler crescere e di voler restare nel massimo campionato e lotteremo fino alla fine perché abbiamo le qualità giuste per restare in serie A. Ora abbiamo l’ultima partita (contro l’Atalanta a Bergamo, nda), dobbiamo continuare a lavorare e credere in quello che facciamo. Dovremo scendere in campo con lo spirito che abbiamo avuto contro il Napoli, con umiltà e concentrati per vincere perché è tutto nelle nostre mani”.