“Te la farò pagare, se non mi vuoi vedere ti ammazzo”: 36 denunciato per stalking

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Non si era mai rassegnato alla fine della relazione sentimentale con la sua ex fidanzata, trasformando la sua ossessione in una persecuzione fatta di minacce, controllo asfissiante e violenza. Per questo motivo, un uomo di 36 anni residente a Gattatico (RE) è stato denunciato dai Carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza alla Procura di Reggio Emilia e, su richiesta di quest’ultima e disposizione del GIP, colpito dalla misura cautelare non custodiale del divieto di avvicinamento alla vittima con l’obbligo del braccialetto elettronico.

Le indagini condotte dai militari hanno ricostruito mesi di gravi condotte da parte dell’uomo. Secondo quanto emerso, il 36enne avrebbe molestato e minacciato di morte l’ex partner in maniera reiterata, controllando in modo ossessivo i suoi spostamenti e le sue amicizie, pedinandola ovunque e tempestandola di messaggi e telefonate. L’obiettivo era chiaro: farle sapere di essere costantemente controllata e conoscere ogni suo movimento, pretendendo insistentemente di reinstaurare la precedente relazione amorosa. In un episodio emblematico della sua ossessione, l’uomo è arrivato a effettuare ben 502 chiamate nell’arco di una sola giornata.

Il rifiuto della donna a riallacciare la relazione avrebbe scatenato ulteriori minacce, anche esplicite come “te la farò pagare, se non mi vuoi vedere ti ammazzo”. Le condotte intimidatorie e violente si sono alternate ad appostamenti sotto casa e insistenti richieste di incontrarsi.

La situazione è degenerata nell’ultimo e più grave episodio. L’uomo ha impedito alla donna di allontanarsi in macchina, minacciandola con frasi come “tu non hai capito niente, a casa non ci vai devi stare con me”. La rabbia è esplosa quando ha scagliato un crick di metallo nella sua direzione. L’oggetto ha colpito il vetro della pensilina di una fermata dell’autobus, frantumandolo e ferendo la donna al braccio.

Le gravi condotte hanno causato nella vittima un perdurante e grave stato d’ansia e di paura per la propria incolumità. A seguito della deposizione della donna, i Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza hanno avviato le indagini che hanno portato alla denuncia alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, per i reati di atti persecutori, lesioni personali aggravate e danneggiamento.

La Procura ha pienamente condiviso le risultanze investigative e ha richiesto al GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’applicazione di una misura cautelare. Il giudice ha accolto la richiesta, disponendo per l’uomo il divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendo di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati mantenendo una distanza minima di 2000 metri, oltre al divieto di comunicare con lei con qualsiasi mezzo. A garanzia del rispetto delle prescrizioni, è stata disposta l’applicazione del braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della stazione di Gattatico.

Ulteriori episodi violenti emersi nel corso delle indagini includono minacce con un coltello e, in un’altra occasione, la costrizione a rimanere con lui, accompagnata da un calcio sulla coscia, con l’uomo che le ripeteva di dovergliela “far pagare” perché gli aveva “rovinato la giornata”.

La misura cautelare mira a proteggere la vittima da ulteriori aggressioni e atti persecutori, interrompendo la spirale di violenza e controllo che l’uomo aveva instaurato.