Chiara Petrolini: la Procura chiede il rinvio a giudizio

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La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Chiara Petrolini.

L’accusa ipotizzata è di omicidio premeditato e soppressione di cadavere.

Un velo di orrore e incredulità avvolge questa storiai dalle dinamiche ancora oscure e in fase di accertamento da parte degli inquirenti.

Le indagini, condotte con la massima riservatezza, hanno rivelato dettagli inquietanti.

Chiara Petrolini è accusata di omicidio volontario premeditato e soppressione di cadavere per il primo neonato, trovato senza vita lo scorso luglio. Per il secondo figlio, nato e deceduto un anno prima, l’accusa è di soppressione di cadavere.

La ragazza avrebbe effettuato ricerche online sospette, focalizzate sul parto in solitudine e sulle modalità di gestione del post-parto e dei resti neonatali. Questi elementi hanno rafforzato il quadro accusatorio nei suoi confronti, portando all’emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il silenzio della difesa e la delicatezza della situazione non hanno fatto altro che alimentare interrogativi e speculazioni.

Il percorso giudiziario è ancora nelle fasi iniziali. Recentemente, la Corte di Cassazione ha rinviato al Tribunale del Riesame di Bologna la decisione sulla conferma o revoca della misura cautelare, in seguito al ricorso presentato dalla difesa. L’udienza preliminare che dovrà fare luce sulla vicenda e stabilire se Petrolini dovrà affrontare un processo è stata fissata per il 6 maggio 2025.

La ragazza resta al momento ai domiciliari.