Nella serata del 24 aprile 2025, la Polizia di Stato di Parma ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Parma, nei confronti di un giovane ritenuto responsabile del reato di tentata rapina aggravata avvenuta su un autobus urbano di linea.
L’episodio contestato si è verificato a bordo di un mezzo pubblico ai danni di un passeggero. Secondo quanto ricostruito e documentato dalle immagini del sistema di videosorveglianza interno, l’indagato, a bus fermo, avrebbe sferrato un calcio al volto della vittima nel tentativo di sottrarle il telefono cellulare dalle mani. Solo il pronto intervento di un altro viaggiatore presente sull’autobus ha costretto l’aggressore a desistere e ad allontanarsi.
A seguito degli accertamenti condotti, la Procura della Repubblica di Parma ha richiesto e ottenuto dal GIP l’emissione di una misura cautelare nei confronti del presunto responsabile.
Le successive ricerche, immediatamente avviate dalla Squadra Mobile nei luoghi abitualmente frequentati dal soggetto identificato, hanno portato al suo rintraccio all’interno del Parco Ducale.
Il giovane, una volta condotto presso gli uffici della Questura, ha manifestato sin da subito un atteggiamento agitato. Tale nervosismo è aumentato ulteriormente al momento di salire sull’auto di servizio. Alla richiesta degli agenti di mostrare il contenuto delle tasche, il giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti e contro la persona, ha iniziato a tremare, non ottemperando alle indicazioni.
La perquisizione personale ha permesso di rinvenire nella sua disponibilità un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 23 centimetri, con una lama di 10 centimetri, che è stato immediatamente posto sotto sequestro.
Alla luce dei fatti accertati, il 20enne è stato tratto in arresto in esecuzione della citata ordinanza e condotto presso il domicilio indicato, in regime di arresti domiciliari. Contestualmente, è stato deferito in stato di libertà per il reato di porto di armi e di oggetti atti ad offendere.