Nella giornata di sabato, intorno alle 16:00, la Polizia ha arrestato tre cittadini stranieri, già noti alle forze dell’ordine, con la grave accusa di tentata rapina ai danni di un loro connazionale.
L’intervento delle Volanti della Questura si è reso necessario a seguito di una segnalazione al 113 riguardante una violenta lite in strada tra più individui, presumibilmente stranieri, in via Trento.
Giunti tempestivamente sul posto, gli agenti si sono trovati di fronte a una scena preoccupante: un uomo di origine ghanese giaceva a terra, con il volto tumefatto e sanguinante, visibilmente scosso e in lacrime. La vittima ha raccontato agli operatori di essere stato poco prima aggredito e derubato del proprio telefono cellulare da tre individui.
L’uomo, che si trovava in compagnia di due amici anch’essi ghanesi, ha fornito dettagli cruciali sull’abbigliamento degli aggressori, sulle loro caratteristiche fisiche e persino una fotografia del veicolo con il quale si erano dati alla fuga.
Le testimonianze dei due amici della vittima hanno contribuito a ricostruire la dinamica dell’aggressione: mentre i tre si trovavano nei pressi di una fermata dell’autobus in via Trento, sono stati avvicinati dai tre uomini, identificati successivamente come di origine nigeriana. Per futili motivi, la situazione è rapidamente degenerata in una discussione animata, sfociata poi in una brutale aggressione fisica con calci e pugni ai danni di uno dei tre amici. Durante la colluttazione, la vittima è stata anche violentemente spinta contro la vetrina di un esercizio commerciale, causandone la rottura.
Immediatamente scattate le ricerche dei responsabili e del veicolo segnalato, le Volanti sono riuscite a intercettare poco dopo, in via Emilia Est, un’auto con tre uomini a bordo che corrispondevano alle descrizioni fornite.
Sin dalle prime fasi del controllo, i passeggeri hanno manifestato un atteggiamento agitato e nervoso, insistendo per conoscere il motivo del fermo. Durante le operazioni di controllo, all’interno del veicolo è stato rinvenuto un telefono cellulare dello stesso modello e marca di quello sottratto alla vittima.
Grazie alla successiva visione delle immagini di videosorveglianza presenti nella zona, ai riscontri ottenuti dalle testimonianze e ad ulteriori elementi raccolti dagli investigatori, i tre soggetti, tutti di origine nigeriana e con precedenti di polizia, sono stati condotti in Questura.
Qui sono emersi gravi indizi di colpevolezza a loro carico per i reati di danneggiamento e lesioni personali. Al termine delle formalità di rito, i tre uomini sono stati dichiarati in stato di arresto.