Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma, hanno denunciato una 48enne italiana che, a conclusione degli accertamenti e delle verifiche svolte, è ritenuta la presunta responsabile di tentato furto aggravato di capi d’abbigliamento da un negozio del centro, oltre che del porto di oggetti atti ad offendere.
Secondo quanto emerso dalla ricostruzione dei fatti, nel primo pomeriggio del 14 aprile, una pattuglia della Sezione Radiomobile è intervenuta in un negozio di abbigliamento del centro città.
Il personale di vigilanza, aveva infatti segnalato al numero di emergenza 112, la presenza di una donna che, uscendo dal negozio, aveva fatto scattare l’allarme antitaccheggio.
Giunti rapidamente sul posto, i militari hanno identificato la donna in una 48enne italiana residente in città, prendendo contatti con il responsabile del negozio, accorso immediatamente dopo essere stato allertato dall’addetto alla sicurezza.
Nel corso dell’attività, all’interno della borsa della donna, i Carabinieri hanno rinvenuto due paia di pantaloni e due magliette, del valore complessivo di circa 100 euro.
Il responsabile del negozio ha riconosciuto immediatamente la merce come appartenente al suo inventario, specificando che non era stata pagata e che, a causa dei danni subiti, non era più riproponibile alla vendita.
Un esame più approfondito dei capi d’abbigliamento ha infatti rivelato che erano stati privati delle etichette e in alcuni casi, del dispositivo antitaccheggio, attraverso tagli netti.
I Carabinieri, approfondendo il controllo, hanno anche rinvenuto, all’interno della borsa, una forbice da 17 cm, che si presume sia stata utilizzata per rimuovere i dispositivi antitaccheggio e le etichette dai capi.
Il responsabile del negozio, di fronte all’evidenza dei fatti, ha subito formalizzato la querela presso la vicina caserma di strada delle Fonderie, dove gli sono stati contestualmente restituiti i capi d’abbigliamento recuperati.
Al termine delle attività investigative, dopo aver acquisito i necessari riscontri probatori e sequestrato le forbici, la 48enne è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria.