Un 37enne perde 3000 euro per l’acquisto di un’auto usata trovata su internet. I Carabinieri della Stazione di Parma Centro a seguito delle indagini denunciano la presunta responsabile.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Parma Centro hanno concluso una complessa investigazione che, sulla base degli elementi fin qui raccolti e fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, ha portato alla denuncia di una 48enne ritenuta la presunta responsabile della truffa.
Ingannato dalla solita truffa della vendita on-line di prodotti, che non vengono mai consegnati o che materialmente non esistono, un 37enne residente in provincia.
Secondo quanto ricostruito, nel mese di novembre 2024 il 37enne ha notato l’annuncio, su un noto social network, relativo ad un’auto usata in vendita a 3000 euro.
L’inserzionista, che si è presentata come una persona che non aveva più bisogno dell’auto, ha inviato diverse fotografie e documenti del veicolo evidenziandone le ottime condizioni e il basso chilometraggio. Tali caratteristiche hanno ingolosito il 37enne, che dichiaratosi intenzionato all’acquisto, è stato informato della necessità di fornire una caparra iniziale di 500 euro per riservarsi l’acquisto dell’auto.
L’uomo ha pertanto eseguito il pagamento mediate ricarica postepay. Nella stessa giornata, su insistenza della venditrice, che esercitava pressioni per concludere al più presto la compravendita, il 37enne è stato convinto ad effettuare altri due pagamenti sempre con lo stesso metodo (uno da 500 e l’alto da 2.000 euro) ricevendo nell’occasione copia della ricevuta d’acquisto e l’appuntamento per il passaggio di proprietà e ritiro dell’auto, che sarebbe dovuto avvenire il giorno successivo in Toscana.
Ma all’appuntamento fissato in Toscana per ritirare l’automobile il 37enne non ha trovato nessuno ad attenderlo; la venditrice si era resa irreperibile.
Per questi motivi, all’inconfutabile evidenza di essere stato truffato, l’uomo è rientrato a Parma e si è presentato in caserma per formalizzare la denuncia.
I Carabinieri di Parma Centro, che hanno condotto le indagini, hanno seguito il flusso del denaro movimentato, riuscendo a rintracciare gli intestatari telefonici e gli account postali utilizzati per il trasferimento dei soldi che hanno permesso di identificare una 48enne italiana, già gravata da vicende di polizia per fatti analoghi.
A conclusione degli accertamenti svolti, la 48enne, ritenuta la presunta responsabile della truffa, è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma.