Consorzi di bonifica: rotte le trattative per il rinnovo del contratto

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L’ 8 giugno scorso, dopo due giorni di negoziato serrato alla presenza della delegazione trattante di Fai, Flai e Filbi, durante i quali le OO.SS. erano pronte a proseguire le trattative ad oltranza, si è dovuto prendere atto dell’impossibilità di proseguire il confronto. ̀

Nonostante l’ampia disponibilità dei sindacati a portare avanti la trattativa per chiudere l’accordo, acconsentendo anche a discutere del salario prima di aver completato il confronto sulle richieste presentate in piattaforma, le risposte della controparte sulle varie materie affrontate, sono state ritenute dall’intera delegazione, fortemente insufficienti per il prosieguo della trattativa.

In materia di aumenti salariali, lo Snebi parte da una ipotesi di aumento pari al 2,7% così come previsto dall’indice IPCA con pochissimo margine di discussione e con la ricusata di ulteriore dilazione dei tempi.

In materia di demansionamento, le organizzazioni sindacali si ̀sono opposte fermamente a qualsiasi modifica peggiorativa rispetto a quanto già previsto dalla Legge, come invece richiesto dallo Snebi. Inaccettabile l’assenza di risposte nei confronti dei tanti lavoratori avventizi del comparto, per cui, proprio vista la forte precarizzazione di questi lavoratori, che annualmente assolvono importantissimi compiti in momenti delicatissimi dell’anno si rende necessaria una maggior tutela e unriconoscimentodellaprofessionalitàedelruolosvolto. ̀

Analogamente la delegazione trattante ha ritenuto ̀altresì fortemente penalizzante per la tutela dei lavoratori, la riduzione delle agibilità sindacali richiesta dallo SNEBI. Si ritiene inaccettabile che, dopo 18 mesi di trattativa i lavoratori dei consorzi di bonifica ancora non abbiano una risposta dignitosa sul rinnovo del loro contratto nazionale di lavoro, così come è inaccettabile che si continui a scaricare sui lavoratori inadempienze e difficoltà che, seppur indubbiamente presenti, oltre il 30% dei consorzi di bonifica a livello nazionale sono infatti commissariati, trovano responsabilità nella gestione amministrativa dei consorzi e non certamente nell’operato del lavoro dipendente; anzi, i lavoratori dei consorzi di bonifica continuano a dimostrare un grandissimo senso di responsabilità nello svolgere le loro funzioni di tutela del territorio nazionale, sempre più colpito dai eventi atmosferici estremi, e di servizio all’agricoltura attraverso la garanzia delle funzioni irrigue così necessarie alle produzioni agricole.

Per questi motivi, FAI, FLAI e FILBI Nazionali hanno dichiarato il blocco degli straordinari che si terrà dal 24 giugno p.v. al 2 luglio p.v. e due giornate di sciopero: la

prima a livello interregionale che si svolgerà per L’Emilia-Romagna il prossimo 30 giugno e una di profilo nazionale che si terrà il prossimo 20 luglio.
Saranno quindi immediatamente calendarizzate le assemblee in tutti i consorzi per informare i lavoratori e le lavoratrici sulla rottura delle trattative e sulla mobilitazione programmata.