E’ stata una partita modesta, tra squadre modeste. Forse se il Parma ci avesse creduto come negli ultimi dieci minuti, sarebbe finita diversamente. Perchè in quel pugno di istanti si è rivisto il Parma di inizio anno, quello che si piace e crede in se stesso. Ma per il resto dei 90 minuti, è rimasto negli spogliatoi.
Dalle zone basse della classifica per riemergere in una domenica umida e grigia: al Tardini arriva il Venezia. Pecchia, con lo spogliatoio agitato dalle voci di mercato, manda in campo dal primo minuto Vogliacco. Davanti spazio a Cancellieri prima punta, sulle fasce Mihaila e Almqvist.
Il Parma parte anche bene, con due tre tentativi di rendersi pericoloso e spaventare l’avversario. Ma Stanokovic riesce a metterci una pezza. La gara è comunque aperta, sfacciata: al 20esimo, come spesso fa, il Parma se la complica: Fourneau viene richiamato dal var per un fallo di Keita su Yeboah vicino palo. E’ una scarpata che in tempo reale non pareva nulla, ma al replay è evidente. L’arbitro dopo un check concede il rigore e ammonisce Keita. Sul dischetto Pohjanpallo: rigore perfetto, Suzuki spiazzato, gol. Venezia in vantaggio.
Ti aspetti la risposta aggressiva del Parma, che arriva in termini di possesso palla, manovra, ma è tutto in due punizioni e in una botta di Mihaila a lato.
Pecchia non è contento, e la ripresa inizia con tre cambi: dentro Man Bonny e Camara per Almqvist, Cancellieri e l’ammonito Keita.
Proprio Camara, che si dimostra da subito molto vivace, si prende il rigore che vale il pareggio: Candela, già ammonito, lo strattona all’ingresso dell’area. Rigore senza dubbi, Pecchia protesta e chiede il secondo giallo a Candela che non si capisce perchè non arrivi. Hernani lo trasforma in maniera impeccabile, uno a uno.
Anche Di Francesco si affida ai cambi, e trova il 2-1: Zerbin ruba palla a Camara, forse in modo falloso, e lancia in verticale Oristanio che si libera di Delprato con una finta e batte Suzuki. Ma c’era un offside sulla partenza del fantasista, gol annullato.
E il Parma si sveglia, insistendo come mai in questa gara: Man calcia da fuori, Stankovic salva. Poi si salvano ancora gli ospiti: Camara ci prova prima in dribbling, poi in rovesciata. Palla fuori.
Ancora Camara, indemoniato: Stankovic devia in angolo. Poi Man, dopo un’altra iniziativa di Camara: palla alta. E ancora Man, ma non c’è più tempo.
E’ stata una partita modesta, tra squadre modeste. Forse se il Parma ci avesse creduto come negli ultimi dieci minuti, sarebbe finita diversamente. Perchè in quel pugno di istanti si è rivisto il Parma di inizio anno, quello che si piace e crede in se stesso. Ma per il resto dei 90 minuti, è rimasto negli spogliatoi.
TABELLINO
PARMA – VENEZIA 1-1
MARCATORI: 20′ rig. Pohjanpalo (V), 57′ rig. Hernani (P)
PARMA: Suzuki; Delprato, Vogliacco (dal 69′ Hainault), Valenti, Valeri; Keita (dal 46′ Camara), Hernani; Almqvist (dal 46′ Man), Sohm, Mihaila (dal 86′ Haj); Cancellieri (dal 46′ Bonny). A disp: Corvi, Marcone, Leoni, Lovik, Trabucchi, Hainaut, Estevez, Plicco.
All: Pecchia.
VENEZIA: Stankovic; Candela (dal 60′ Carboni), Idzes, Haps; Bjarkason (dal 76′ Zerbin), Busio, Nicolussi Caviglia, Doumbia (dal 88′ Condè), Ellertsson; Yeboah (dal 60′ Oristanio), Pohjanpalo (dal 88′ Gytkajer). A disp: Joronen, Grandi, Chiesurin, El Haddad.
AlL: Di Francesco.
Arbitro: Fourneau della sezione di Roma
Ammoniti: Keita, Sohm (P), Candela, Bjarkason, Carboni (V)