Beve birra mentre ruba: incastrato da un’impronta digitale

Denunciato un 30enne italiano pregiudicato

0

L’episodio per il quale un 30enne italiano è stato indagato in stato di libertà, riguarda un furto commesso nel mese di maggio 2024 in danno di una attività commerciale della zona.

Nella circostanza, i Carabinieri di Medesano sono intervenuti su richiesta del titolare dell’attività dopo che questi aveva constatato il furto. L’ignoto autore in orario notturno, forzando la porta antipanico e’ lo entrato all’interno del locale, ha rovistato all’interno del cassetto del registratore di cassa, dal quale ha asportato alcune monete. 

Non certamente soddisfatto, ha continuato a rovistare fino a quando ha trovato un telefono cellulare che ha asportato.

Ma prima di andarsene, per placare la sete, ha prelevato dal magazzino una bottiglia di birra, bevendone circa la metà e lasciandola in bella mostra sul bancone della cucina

Dagli accertamenti tecnici sulla bottiglia, l’individuazione di impronte digitali, da parte del R.I.S. di Parma. Analizzato accuratamente, sono state individuate delle impronte digitali, che dopo essere state esaltate con apposite polveri sono state asportate per la successiva classificazione e comparazione con quelle già presenti nei database.

Come per il DNA, anche per la banca dati “delle impronte di confronto” l’alimentazione è continua e anche dopo diverso tempo, l’impronta può essere identificata, permettendo di scoprire così chi l’ha lasciata. 

I Carabinieri, nel corso dell’attività d’indagine, avevano raccolto a carico del 30enne alcuni significativi riscontri investigativi, a cui la prova scientifica ha dato ulteriore valore probatorio. 

Per il 30enne, già gravato da segnalazioni di polizia per fatti/reato analoghi, è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura di Parma per il reato di furto.