Seicento euro di salumi e formaggio, ma senza pagarli. Arrestato 34enne

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La Polizia di Stato di Parma ha tratto in arresto un 34enne, italiano, con numerosi precedenti penali e gravato da avviso orale, poiché gravemente indiziato del reato di furto aggravato ai danni di un supermercato di viale Piacenza.

Nella notte fra il 19 e il 20 dicembre, su segnalazione della sala operativa, le Volanti della Questura si portavano nel suddetto supermercato a seguito della richiesta da parte della ditta di vigilanza alla quale il sistema d’allarme del supermercato risultava collegato.

Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti notavano la presenza di un individuo che provava a scappare e riuscivano a bloccarlo tempestivamente.

Dalla ricostruzione dei fatti da parte del responsabile della sicurezza del supermercato in questione nonché dall’addetto alla vigilanza, si appuravano due distinti tentativi di furto con effrazione ai danni del supermercato. 

Il malintenzionato aveva già tentato il furto circa un’ora prima dell’episodio in questione, introducendosi nell’esercizio commerciale forzando con una leva metallica e danneggiando la porta laterale del supermercato, ma al tempo stesso abbandonando la refurtiva in un parco retrostante e dileguandosi presumibilmente a causa dell’intervento del personale addetto alla sicurezza e della Polizia. 

Nel secondo episodio, al momento dell’arrivo della pattuglia che lo bloccava all’interno dell’area recintata del supermercato venivano ritrovati, nelle immediate vicinanze dell’uomo, una cassetta contenente salumi e formaggi per un valore complessivo di euro 600, che l’uomo stava verosimilmente tentando di trafugare dal negozio, nonchè tre dispositivi tablet e uno smartphone. 

Il personale operante riconosceva senza ombra di dubbio dalla visione delle immagini di sorveglianza l’uomo fermato come l’autore di entrambi i tentativi di furto.

Già gravato da plurimi precedenti nonché condanne per reati contro il patrimonio, l’uomo veniva accompagnato in Questura dai poliziotti per gli adempimenti del caso e tratto in arresto per il reato di tentato furto aggravato. Successivamente sottoposto a giudizio con rito per direttissima, allo stesso veniva imposto l’obbligo di dimora presso il comune di residenza.