In morte di Giorgio Gandolfi e Fiorenzo Alborghetti

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(Gmajo) – All’ora di cena mi giungono due notizie luttuose: in stretto ordine di arrivo, l’improvvisa scomparsa, a 64 anni, di Fiorenzo Alborghetti, il manager (già CFO delle Cartiere Pigna) che aveva affiancato Gianpiero Manenti quando questi aveva acquistato il Parma F.C., per un euro, da Rezart Taci. Una sorta di garante per l’impresentabile Mapi Man, la faccia seria di un’operazione burla, se ci fosse stato qualcosa da ridere.  Sfilatosi abbastanza presto dall’improbabile progetto, era già fuori dai giochi quando Manenti venne arrestato.

A seguire quella del decesso, dopo malattia, di Giorgio Gandolfi, classe 1938 – il 28 dicembre avrebbe compiuto 86 anni – il primo addetto stampa nella storia del Parma Calcio, in coincidenza con il passaggio della proprietà del Parma A.C. dalla famiglia Ceresini alla Parmalat.

In precedenza, dei rapporti con la stampa, si occupava il segretario generale Sergio Canuti. Per la cura che aveva dei colleghi, gli affibbiai un soprannome che fece fortuna “Il Solerte”, poi impresso sulla maglia con cui scendeva in campo nelle partite del softball slow pitch che il Dopolavoro Onda Emilia giocava al torneo organizzato da Andrea Paini dell’Oltretorrente B.C. . Seguì l’intera epopea del mitico Parma di Mister Nevio Scala, dando vita al periodico Parma Look e a diversi book (non amava la definizione “opuscoli”) sulle coppe europee (oltre ai tanti libri di storia Crociata a quattro mani con Gian Franco Bellè) prima di lasciare il posto – dopo il rimpasto che portò alla presidenza Stefano Tanzi in luogo di Giorgio Pedraneschi, e di Rocky Sogliano in luogo di Giambattista Pastorello alla direzione generale – a Giorgio Bottaro.  Giornalista professionista dal 1965, Gandolfi, – come ricorda la FIBS – è stato in gioventù calciatore, giocatore di baseball (esordio in Serie A in quel di Nettuno) e arbitro, ma la sua passione si è ulteriormente sviluppata attraverso i giornali nei quali ha lavorato: il praticantato alla Gazzetta di Parma, poi il professionismo a Tuttosport quindi a La Stampa, dove è stato per 27 anni, 18 dei quali inviato permanente a Milano al seguito di Milan, Inter e del calciomercato. In carriera ha seguito Mondiali di calcio e Olimpiadi. E’ stato l’unico giornalista a scrivere di baseball su 6 giornali diversi: Gazzetta di Parma, Tuttosport, La Stampa, Stampa Sera, Gazzetta del popolo, La Nazione. Ha collaborato con l’agenzia ANSA e fondato negli anni ‘60 la rivista Tuttobaseball, che poi divenne il sito web tuttobaseball.it, Ha al suo attivo, in tandem con Enzo di Gesù, gli Almanacchi del baseball e soprattutto l’Enciclopedia del Baseball. Finalista del premio Bancarella Sport con I Re del calcio e I Gemelli del gol (con Darwin Pastorin), ha scritto una decina di libri.
Così lo ricorda il decano dei giornalisti sportivi Gian Carlo Ceci: “Mi dispiace per la scomparsa di Giorgio Gandolfi. Ci siamo conosciuti nel 1959 quando ho iniziato a scrivere per la Gazzetta che allora aveva sede in via Saffi. Con lui avevo un rapporto amichevole anche perché siamo stati nella stessa redazione sportiva, allora diretta da Franco Galliani, sino a quando è passato a Tuttosport. Non lo vedevo da molto tempo e l’ultimo contattato è stato quando mi ha chiesto chi riconoscevo, in una foto scattata nel 1960, fra i giocatori della squadra di giornalisti che sul campo di calcio che allora era dietro a palazzo Ducale aveva affrontato la squadra dei Carabinieri. Con la sua scomparsa ora sono veramente il giornalista sportivo meno giovane…” Gabriele Majo

Ai famigliari le condoglianze di StadioTardini.it cui si uniscono quelle di Parmapress24.it

LE CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA GANDOLFI PER IL “NOSTRO” GIORGIO– Il Parma Calcio esprime le proprie condoglianze e la propria vicinanza alla famiglia Gandolfi per la scomparsa di Giorgio.

E’ stato il primo responsabile dell’Ufficio Stampa del nostro Club, oltre che un vero e proprio custode della storia gialloblu. Giornalista professionista dal 1965, Gandolfi ha scritto diversi libri e volumi con l’indimenticato Gianfranco Bellè (al quale è intitolata la sala stampa dello Stadio Ennio Tardini) sulla squadra del Parma, raccontandone le gesta, in particolare in occasione dell’80° e del 90° anniversario dalla fondazione del Club: resterà indimenticabile, fra gli appassionati, la collana “Tutto il Parma minuto per minuto”.

Alla famiglia Gandolfi tutto il Parma Calcio si stringe in questo profondo momento di dolore.