I numeri sul gioco in Emilia-Romagna

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Il gioco online si conferma, anno dopo anno, una realtà sempre più radicata all’interno della penisola italiana, seppur con dovuti distingui tra le differenti regioni. Prendendo il caso specifico dell’Emilia Romagna, per avere dati aggiornati sul tema occorre passare in rassegna le cifre raccolte dal Libro Blu, considerato il vero e unico punto di riferimento in materia di gaming per ADM. La definizione è volutamente molto vaga perché in questo modo è possibile includere tutte le sfumature che riguardano il settore del gioco a distanza, che si riscopre come estremamente ampio. Si passa infatti dai giochi di carte online fino al bingo o alle lotterie, dai classici giochi di casinò come la roulette ai crash game così via. 

Volendo passare in rassegna quelli che sono i numeri sul gioco nella zona emiliano romagnola, può essere utile partire dal numero di sale con apparecchi AWP e VLT diffuse sul territorio, i cosiddetti apparecchi da intrattenimento. In regione si contano 4026 esercizi con AWP, per un totale di 21831 slot di questa tipologia. Decisamente più basso appare il numero delle sale VLT, fermo a 273 con all’interno 4730 apparecchi. Tralasciando ora questa modalità di gioco, l’Emilia Romagna è tra le prime anche guardando altri dati. Ad esempio, prendendo in considerazione la rete di vendita per i giochi numerici a totalizzatore, si contano in tutto 2408. Appare molto esiguo il numero di sale bingo presenti in regione, solo 18. Appaiono invece in linea con le altre regioni italiane il numero di giochi a base ippica, con 227 operatori dislocati sul territorio. Leggermente superiore appare la cifra dei giochi a base sportiva, circa 312. Passando però in rassegna le varie tipologie di gioco, l’Emilia Romagna spicca senza dubbio alla voce riguardante il numero di lotterie, ben 4168 totali.

L’analisi del gioco non può prescindere da una trattazione dei profili degli utenti, nello specifico il riferimento va alla ripartizione dei conti online aperti nel 2022, con una crescita del 5,51% su base annua, con un particolare aumento della fascia di età dei giovanissimi, teoricamente esclusi per legge dal gioco ma nella pratica poco controllati. Ad essere interessanti sono anche i dati sulle tipologie di gioco più utilizzate, prendendo però in considerazione solo il gioco a distanza. A farla ampiamente da padrone è il betting sportivo, con il 23,74% del totale. Seguono a ruota gli skill games, vale a dire i giochi di abilità a distanza, che si piazzano al 17,32%. I giochi di carte ed il poker, che rappresenta una categoria a sé stante, vantano rispettivamente il 13,62% e l’11,31%. Fa riflettere senza dubbio il dato relativo alle lotterie, che si dimostrano essere ancora poco praticate nel gioco a distanza rispetto a quanto accade nella modalità tradizionale. A livello online, infatti, raccolgono solo lo 0,03% del totale. 

Infine, è importante sottolineare un elemento che si sta diffondendo sempre più negli ultimi anni, vale a dire la tendenza per un utente ad aprire più conti di gioco su diverse piattaforme. Lo scopo sarebbe quello di riuscire in tal modo ad acquisire più offerte messe in evidenza dai vari bookmaker. Secondo la ricerca, la stragrande maggioranza ha un numero di conti di gioco variabili tra 2 a 10.