“Quest’anno si deve avere una grande capacità di lasciarsi alle spalle quello che succede e pensare alla prossima gara. Venerdì contro l’Inter, che definirei un gigante per quello che ha fa in Italia ed Europa, giocheremo un’altra bella partita e noi la affronteremo con le nostre armi. Mi aspetto dall’Inter quello che abbiamo visto fare a tutte le squadre dell’altra classifica, quelle che fanno un altro campionato rispetto a noi: strapotere fisico e tecnico, noi dobbiamo tenerne conto, ma dobbiamo giocare con personalità, con forza, con vigore, quando abbiamo le energie cerchiamo di giocare a calcio e fare gol, perché le partite si giocano per fare gol e vincere. Dobbiamo pensare che ogni partita è come aggiungere un mattoncino, questo deve essere lo spirito. Da tutte le gare dobbiamo prendere qualcosa dobbiamo portarcela dietro e arrivare alle gare con bagaglio sempre più ricco. Ai miei dico di giocarsela dal primo minuto. Ci costringeranno a fare anche lavoro basso, il campo si apre, ma tutto non può essere ridotto a una fase di non possesso. Noi dobbiamo giocare come sappiamo fare: giocare negli spazi e veloci. Hernani ha recuperato, ha iniziato piano e ora è dentro il gruppo. L’Inter dimostra la sua forza contro chiunque, sia in Italia che in Europa dove ha incontrato squadre con struttura, fisicità, e anche lì sono stati superiori. Con l’Arsenal, il Lipsia e con il Manchester City se l’è giocata. Al di là dei centimetri, noi non potremo mettere più di tanto. Sarà uno step superiore rispetto ad Atalanta e Lazio, sarà un livello ancora più alto quello che affronteremo venerdì”.
Così Fabio Pecchia alla vigilia di Inter Parma.
LE 100 PANCHINE, UNA SODDISFAZIONE “Le 100 panchine con il Parma è una bella sensazione, sicuramente non ci avevo pensato, perché pensavo alla partita. È una gran bella soddisfazione ed emozione”.
IL CAPITANO ENRICO DELPRATO – “Enrico, quando entra a Collecchio ha testa, occhi e orecchie aperti per volersi migliorare. Lui vuole migliorarsi sempre, è una spugna, è in continua evoluzione. Il terzo gol è di qualità e di un livello straordinario, non è semplice per un difensore centrale portare la palla così. E’ la dimostrazione della professionalità di un ragazzo che alla fine in campo raccoglie i frutti di un lavoro serio e costante”.
LA GESTIONE DELLE GIOVANI EMOZIONI – “Fa parte dell’evoluzione del calciatore quello che ha fatto Anas contro la Lazio, ha fatto una grande partita, ha vissuto delle belle emozioni, ci sono state soddisfazioni anche dopo la gara e si devono vivere. Tutto questo serve ai ragazzi per la formazione tecnica e umana. Giovanni Leoni? Ha fatto una grande gara, può essere della partita. Ma, devo gestire i giovani e il gruppo e devo farlo con molta attenzione”.
SIMONE INZAGHI MERITA SOLO COMPLIMENTI – “C’è poco da dire sul valore di Simone, di quello che ha fatto e sta facendo. Da parte mia, solo complimenti, è solo la voglia di un confronto tecnico e nulla più per quello che è stato nella storia. L’altra volta, al ritiro di un premio, ci siamo incrociati e gli ho detto, ricordati che hai ancora qualcosa da ridarmi, riferendomi alla partita di Coppa Italia di due anni fa. Fa parte del passato quella partita, abbiamo cambiato qualche calciatore e saremo ancora più giovani rispetto a quella partita. Sarà un ambiente bellissimo e dico ai miei di giocarsela dal primo minuto”.
LA VISIONE CONDIVISA CON IL CLUB – “Noi ci stiamo trovando in una situazione di straordinarietà: abbiamo tre infortuni gravi di tre calciatori importanti, che probabilmente staranno fuori tutta la stagione. Quindi questo va a incidere sulla rosa. Detto questo, devo dire che qui c’è una visione chiara e condivisa, da parte mia con il Club, per rendere sempre una squadra competitiva, sostenibile e giovane. Ora ci sarà il mercato di gennaio, poi quello estivo e ci saranno opportunità per lavorare in quella direzione. Sempre con un’idea chiarissima, ovvero creare una squadra giovane e competitiva. Però non ho parlato dell’Inter e dobbiamo pensare che abbiamo una partita da giocare”.