“L’edificio ad ipogeo – si legge nella relazione generale del progetto – nella che si estende nel sottosuolo di piazza Garibaldi, nella sua porzione nord fra via Mazzini, Palazzo del Governatore, via Cavour e gli edifici più ad est di via Mazzini, chiuso da anni, è stato recentemente sottoposto ad una valutazione dello stato di conservazione che ne ha confermato, oltre al generale degrado, anche il decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali strutturali, con particolare riferimento ai pilastri che sorreggono la struttura portante dell’attuale piano di calpestio di Piazza Garibaldi.
Data la localizzazione dello spazio ipogeo e visto lo stato di degrado strutturale in cui versa, è necessario procedere ad un intervento di natura strutturale che, coordinato con le verifiche di natura archeologica, giunga ad una risoluzione delle problematiche attuali andando a consolidare e ristabilendo appieno la sicurezza strutturale dell’edificio. L’intervento riguarda una serie di interventi strutturali volti a riabilitare appieno la struttura del fabbricato, come di seguito elencati: rimozione delle attuali strutture metalliche presenti, demolizione della muratura più interna posta sul lato nord, smantellamento impianti non più in uso e rimozione delle attuali puntellazioni; realizzazione di una serie di contrafforti in cemento armato, con sistema telescopico di spinta sul muro di sostegno nord; consolidamento dei plinti dei pilastri esistenti con la realizzazione di micropali; ripristini delle strutture in cemento armato esistenti con ricostruzione dei copriferri; rinforzo dei pilastri esistenti con sistemi in fibra; rinforzo intradossale delle solette in cemento armato, realizzazione di nuove strutture in carpenteria metallica a sostegno delle travi esistenti.