Gli svuotano il conto falsificando la firma biometrica. Denunciati due donne ed un uomo

0

Siamo nel campo della frode informatica, che sostanzialmente si differenzia dalla truffa poiché la vittima non viene indotta in errore in quanto l’attività fraudolenta viene esercitata sul sistema informatico di qualsiasi genere esso sia, senza che la vittima venga coinvolta direttamente.

La condotta consiste nell’alterazione, del “sistema” con qualsiasi modalità, con la finalità comunque di trarne un illecito vantaggio economico.

È quello che, in sintesi, è accaduto alcuni mesi fa ad un uomo domiciliato a Parma, che un bel giorno si è visto comunicare dalla sua banca che a seguito dell’accesso al suo conto corrente mediante un dispositivo elettronico era stata attivata la cosiddetta firma biometrica con conseguente autorizzazione ad effettuare due bonifici di diverse migliaia di euro su di uno specifico conto corrente.
La vittima a quel punto, si recava alla stazione Carabinieri di Parma Centro per sporgere denuncia.

Formalizzata la denuncia, acquisiti i particolari relativi ai numeri di conto corrente sui quali i danari erano stati fraudolentemente trasferiti, i Carabinieri hanno dato corso alle indagini, seguendo tutte le tracce lasciate dai soldi.

A differenza degli spostamenti delle persone fisiche che spesso non lasciano traccia del loro passaggio, il denaro movimentato lascia dietro di sè una scia che, seppure non facile da seguire, spesso, conduce ai responsabili, nel caso specifico presunti truffatori.

I

dati acquisiti circa le operazioni effettuate hanno portato i Carabinieri ad identificare in prima battuta una 35enne italiana, intestataria dei conti correnti utilizzati come un vero e proprio “magazzino” dal quale poi il denaro veniva veicolato verso altri conti, al fine di rendere difficoltoso per i Carabinieri il tracciamento.  
Tentativo che però non ha avuto gli esiti sperati perché a seguito di mirate indagini di natura tecnico patrimoniale gli investigatori sono arrivati ad identificare una 58enne italiana ed un 22enne nato in Italia. I due avevano il compito di introitare il denaro proveniente dalla frode e farlo sparire velocemente, prelevandolo dai conti correnti. 
I Carabinieri di Parma Centro, ingaggiata una lotta contro il tempo, attivando una procedura  d’urgenza riuscivano a bloccare il conto ed una parte del denaro contenuto, provento della frode. 

Raccolti significativi elementi probatori i Carabinieri  hanno denunciato il terzetto alla Procura di Parma perché ritenuti i presunti responsabili del reato di frode informatica.