Gli effetti dell’Intelligenza Artificiale sul mondo del lavoro

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Nell’epoca della digital transformation, cioè della trasformazione digitale, sta recitando la parte del leone l’Intelligenza Artificiale. Quando ci sono cambiamenti epocali come questo, paragonabile alla rivoluzione industriale, ci sono sempre grandi preoccupazioni ma anche grandi aspettative.

I più pessimisti ritengono che l’IA spazzerà via la forza lavoro e che, in poche parole, farà il lavoro svolto finora dalla forza umana. C’è però un’altra fazione che va in direzione contraria e che ritiene invece che l’IA e le nuove tecnologie rappresentano una grande opportunità e che creeranno nuovi posti di lavoro.

Qual è la verità? Una cosa è certa: l’avvento di tecnologie come l’Intelligenza Artificiale sta imponendo profondi cambiamenti nel mondo lavorativo in tutti i settori, e gli stessi lavoratori devono adeguarsi. Questo significa che i lavoratori andranno formati adeguatamente per maneggiare perfettamente le nuove tecnologie, così da assorbire un cambiamento che sembra inevitabile.

In ogni caso l’Intelligenza Artificiale avrà un impatto più incisivo in alcuni settori piuttosto che in altri, dando vita ad uno spostamento tra un tipo di occupazione e un’altra. La maggiore preoccupazione riguarda i lavoratori di età medio-elevata, che già hanno più difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro e che, forse, hanno una mente meno flessibile rispetto ai più giovani chiamati non a caso nativi digitali, cioè cresciuti a pane e tecnologia.

Altre categorie ritenute in un certo senso deboli, quindi con meno possibilità di accedere al mondo del lavoro, sono quelle meno specializzate o le donne lavoratrici. La situazione è comunque in divenire e quindi diventa difficile prevedere cosa riserva il futuro in ambito lavorativo, soprattutto alla velocità supersonica con la quale la tecnologia progredisce e avanza.

In tale contesto ci sono però strumenti efficaci, capaci di intercettare le esigenze lavorative tanto dei giovani quanto dei lavoratori più attempati e cioè le agenzie del lavoro, che fungono da punto di incontro tra lavoratori e aziende.

Prendiamo come esempio Jobtech, agenzia di ricerca e selezione del personale attiva in 7 aree particolarmente dinamiche nel settore lavorativo italiano: produzione, customer care, contabilità e amministrazione, hospitality, logistica, ristorazione e retail & GDO.

Jobtech si occupa di cercare e selezionare il personale di cui l’azienda ha bisogno, attingendo dal ricco database di lavoratori a sua disposizione. In questo modo si intercettano le esigenze tanto dei lavoratori giovani che di quelli più esperti. Un ristorante gourmet, ad esempio, potrebbe aver bisogno di uno chef preparato, altamente qualificato e con una lunga esperienza alle spalle. In questo caso la scelta ricadrebbe naturalmente su uno chef professionale e con tanti anni di esperienza sulle spalle. Una trattoria, dove c’è un’atmosfera più intima e casereccia, invece potrebbe aver bisogno di giovani camerieri, anche alle prime esperienze.

Al di là dell’esperienza, le agenzie per il lavoro sono in grado di soddisfare le richieste delle aziende che necessitano di figure più specializzate. Nella GDO & Retail, ad esempio, potrebbero essere richieste figure che hanno una certa confidenza con l’uso di programmi o tecnologie innovative. Potrebbero rientrarvi i lavoratori più attempati, che hanno accumulato esperienza e che si sono formati per restare al passo coi tempi, ma anche i più giovani, magari freschi di studi universitari, che hanno le competenze necessarie per gestire e padroneggiare senza problemi le nuove tecnologie.