Agli atti dei carabinieri e’ arrivata una denuncia per rapina, lo strappo di una catenina davanti a un locale di periferia, uno di quelli dove i fantasmi si ubriacano e mettono le mani addosso prima di tornare ai loro giacigli provvisori.
Ma la denuncia di un tunisino, 30enne senza tetto e senza documenti, pregiudicato, ha aperto uno squarcio su una realtà invisibile seppur sotto gli occhi di tutti.
Una faida tra disperati che popolano un ex stabile artigianale in via Trieste, verso Viale Fratti. Uno degli angoli tra detriti e letti fatti di avanzi del lussuoso spreco della Parma ricca che transita a pochi metri.
In quell’angolo, prima una rissa a bastonate, con un terzo incomodo a difendere uno dei due contendenti. Era finita in ospedale, con 20 giorni di prognosi.
Al ritorno “a casa”, tra spazzatura e degrado, la vendetta. Altro giro al pronto soccorso, questa volta per un 40enne. Stessa nazionalità, avversario di chissà quale fantasma.
Poi l’ultimo capitolo: l’incontro con rapina della catenina. E la denuncia, mentre continua la caccia al complice “armato di bastone”. Probabilmente un altro fantasma, irregolare, senza documenti, nemmeno censito all’anagrafe della città.