I movimenti, anche e soprattutto in ore notturne, in un casolare isolato, vicino all’argine, nel Comune di Colorno, hanno insospettito i militari della locale Stazione carabinieri, impegnati h24 in servizi preventivi di perlustrazione.
Dalla documentazione reperita alla Camera di Commercio, l’immobile risultava essere la sede legale di diverse società individuali intestate a cittadini cinesi, aventi come oggetto sociale attività tessili e manifatturiere.
Le luci accese anche di notte, poi, lasciavano presupporre che l’attività lavorativa si protraesse oltre il regolare turno di lavoro. Nella serata del 6 marzo, i carabinieri della Stazione, coordinati dal Comando Compagnia di Fidenza, insieme ai colleghi della Stazione forestale, del Nucleo CC Ispettorato Lavoro di Parma e del personale dell’Ausl e della Polizia Locale hanno organizzato un controllo ispettivo.
Una volta all’interno del casolare i militari hanno trovato al lavoro un totale di dieci cittadini cinesi, tutti privi di documenti e quindi impossibilitati a fornire un’identità certa. Informato il magistrato di turno, i carabinieri hanno condotto tutti gli extracomunitari presso i Comandi compagnia di Parma e Fidenza al fine di procedere alle necessarie operazioni di identificazione tramite foto-segnalamento, che hanno certificato la loro clandestinità sul territorio nazionale.
Nel frattempo, veniva portata avanti l’ispezione ai locali interessati, constatando condizioni igienico-sanitarie e di lavoro a dir poco imbarazzanti: rifiuti e sporcizia ovunque, turni di lavoro che, talvolta, sfioravano le 18 ore al giorno.