All’ex moglie – “Ti porto i soldi”. Ma aveva in tasca un coltello da cucina: arrestato tunisino

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Si è presentato a casa dell’ex moglie con la scusa di portarle i soldi previsti per il mantenimento ma in tasca aveva un grosso coltello da cucina e quando sul posto sono arrivati i carabinieri, avvisati dall’ex moglie che aveva paura, l’uomo ha aggredito i militari. Un tunisino è stato arrestato. 
L’ennesimo episodio di violenza, l’ennesimo fatto che, grazie ad una segnalazione tempestiva al 112, non si è trasformato in qualcosa di più grave, l’ennesima volta che la sinergia fra Arma dei Carabinieri e Procura della Repubblica ha reso inoffensivo un uomo che accecato dalla gelosia era diventato estremamente violento e pericoloso. 
L’episodio risale a qualche giorno fa ed entrambi i protagonisti sono di nazionalità tunisina. L’uomo, dopo tanti mesi di separazione, si sarebbe fatto vivo telefonicamente ed avrebbe detto all’ex moglie che questo mese si sarebbe presentato di persona a portare la somma di denaro che il giudice aveva stabilito a titolo di mantenimento. Il marito parlava in modo agitato e confuso, non spiegava le ragioni e l’ex moglie, un pò sorpresa e un pò preoccupata, a tratti incredula, decideva di mettere in allerta i carabinieri con una chiamata al 112. 
La donna riferiva che l’ex marito aveva chiamato per preannunciare il suo arrivo ma i toni non erano sereni, per cui aveva deciso di contattare i militari per precauzione. L’operatore, nella circostanza, “allertava” la pattuglia di pronto intervento. Dopo circa 2 ore e mezza dalla prima chiamata, la donna tunisina contattava nuovamente il 112 e diceva che quanto minacciato dall’ex marito si stava concretizzando in quanto l’uomo aveva fatto un’altra chiamata “delirante” con la quale  aveva preannunciato l’imminente arrivo.

A questo punto i carabinieri si recavano nei pressi dell’abitazione della vittima, giungendo contemporaneamente all’indagato che aveva già raggiunto la donna ed aveva iniziato una violenta discussione.

Alla richiesta di spiegazioni e dei documenti per l’identificazione si scagliava con violenza anche contro la pattuglia dei carabinieri che immediatamente lo immobilizzava e perquisiva. Da una tasca dei pantaloni fuoriusciva un grosso coltello da cucina, portato in luogo pubblico e senza giustificato motivo.

A questo punto, l’uomo veniva reso inoffensivo e accompagnato presso il più vicino ufficio dei carabinieri ove, poche ore dopo, veniva dichiarato in arresto per stalking, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di oggetti atti all’offesa della persona. Il tunisino veniva quindi tradotto presso il carcere di Parma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

All’esito dell’udienza di convalida, il GIP convalidava l’arresto e, alla luce della gravità dei fatti provvisoriamente contestati, disponeva per l’indagato la custodia cautelare in carcere.