Sapeva che la malattia non le avrebbe lasciato molto tempo, ma Mariaelena Di Sabatino voleva salutare tutti i suoi amici e lo voleva fare con un momento di spensieratezza e gioia. E così è stato.
La donna, originaria di Giulianova, in Abruzzo, ma da qualche tempo residente a Parma, dove lavorava in banca, si è spenta il primo novembre all’hospice dell’ospedale Mazzini di Teramo. Aveva 46 anni.
Il 17 settembre aveva chiesto all’amico Paolo Giorgini, assessore comunale e proprietario di un noto locale del litorale abruzzese, di organizzarle una festa di compleanno speciale: sapeva che non le restava molto ma voleva una bel momento per il suo ultimo compleanno. Insieme agli amici di sempre e ai colleghi della filiale bancaria di Parma, Mariaelena aveva spento 46 candeline in riva al mare, con una bella festa in cui tutti si erano divertiti. Solo alla fine, al momento dei saluti, la tristezza aveva preso il sopravvento: l’affetto, i sorrisi, la certezza che quella sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbero abbracciata.
Il post del sindaco
Ora che Mariaelena Di Sabatino si è spenta, alla famiglia sono arrivati molti messaggi di cordoglio. In tanti la ricordano come una donna «solare e piena di vita»; nemmeno la malattia le aveva impedito di vivere la sua quotidianità e fino alla fine, come dimostra la festa di settembre, ha voluto esserne la protagonista. Il sindaco di Giulianova Jwan Costantini ha affidato ai social il suo cordoglio per la scomparsa di Mariaelena: «Restano – si legge nel post – i valori umani più belli che una persona, una donna in particolare, possa esprimere. La positività, l’altruismo, l’ironia, la dolcezza, la forza d’animo che le erano propri non passeranno. Il suo ricordo rimarrà e sarà per tutti un indelebile e luminoso esempio di vita». Una metafora, quella della luce, che è stata ripresa anche dai necrologi che campeggiano a Giulianova, voluti dal papà, dalla mamma e dalla sorella: «Sarai il nostro faro in mezzo al mare».