Nella serata del 17 luglio, gli agenti della Squadra Mobile eseguivano un provvedimento di fermo di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio nei confronti di un cittadino colombiano di 25 anni.
I fatti
Alle ore 05.40 del giorno 17 luglio gli equipaggi delle volanti della Polizia di Stato sono intervenuti nei pressi della stazione ferroviaria ove era stato soccorso in stato di incoscienza immerso in una pozza di sangue un cittadino tunisino di 33 anni residente a Parma, pregiudicato per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti; l’uomo, che presentava una profonda ferita da arma da taglio all’addome, veniva subito trasportato in pericolo di vita nel reparto di rianimazione del Maggiore.
Gli immediati accertamenti svolti dalla Squadra Mobile permettevano di accertare, anche grazie alla visione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza del comune e della stazione ferroviaria come, alle precedenti 02.40 fosse scoppiata una lite per futili motivi tra il cittadino colombiano ed il trentenne tunisino che coinvolgeva anche altri soggetti presenti nei pressi di via Monte Altissimo.
A seguito della lite il cittadino colombiano aveva la peggio e veniva trasportato in pronto soccorso per delle ferite alla mano ed al braccio destro. Lo stesso, dopo essere stato medicato, veniva dimesso dall’ospedale alle ore 03.30 e si recava a casa della madre che, pur avendolo allontanato dall’abitazione familiare da alcuni giorni, acconsentiva al suo rientro. Ma la cosa non si ferma qui: il giovane, animato da un profondo spirito di vendetta, preleva due coltelli da cucina di lunghezza rispettivamente di 30 e 20 centimetri e si dirige verso la stazione ferroviaria. Una volta giunto in via Palermo blocca il cittadino tunisino e lo accoltella al ventre ed al braccio.
Questo, trascinandosi fugge verso la stazione ferroviaria dove viene soccorso.
Le indagini
L’attività di indagine permetteva di chiarire la dinamica dei fatti e, a seguito di perquisizione, di rinvenire sia gli indumenti sporchi di sangue indossati dal columbiano al momento dell’evento sia l’arma utilizzata per consumare il reato che era stata gettata dentro un cestino dell’immondizia che si trova in prossimità del binario 1 della stazione.
All’esito dell’attività investigativa, la Squadra Mobile procedeva al fermo di indiziato di delitto ed, espletate le formalità di rito, associava il giovane colombiano in via Burla a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente che ha convalidato il provvedimento eseguito ed applicata la misura della custodia cautelare in carcere. Continuano le indagini per accertare il movente dell’accoltellamento ed i rapporti tra i soggetti coinvolti.