Tragedia sulla Via Emilia: Orjol Lame non aveva mai preso la patente. Era irregolare sul territorio. Era già stato arrestato ed espulso due volte

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Orjol Lame, indagato per omicidio stradale dopo essere risultato positivo ad alcool e droga in Ospedale, dove è ricoverato in condizioni critiche dopo lo schianto di domenica notte, era già stato arrestato e rimesso due volte in libertà. L’uomo non aveva mai conseguito la patente italiana. Inoltre, gli inquirenti hanno appurato che l’auto fosse priva di revisione e di copertura assicurativa, nonché intestata a una persona deceduta nel corso di quest’anno . Resta dunque da capire in primis come abbia ottenuto la vettura (tra le ipotesi quella di averla acquistata in nero o ricettata, ma anche di non potersela intestare perché clandestino).
Una notizia che rende ancora più straziante e grottesca la vicenda, con quattro vittime:  la compagna di Orjol, Shane Hyseni di 22 anni, il loro figlio Mattias Lame di 1 anno e 4 mesi, Rejana e Resat Hyseni, di 8 e 11 anni, sorella e fratello di Shane.

 

Era stato arrestato due volte e rimesso in libertà, era stata espulso perchè irregolare sul territorio 

La prima volta l’allora 28enne Orjol Lame era finito in manette con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’aprile del 2020 i carabinieri di Sant’Ilario d’Enza lo avevano trovato in possesso di cocaina, eroina e morfina, sorprendendolo mentre cedeva una dose di polvere bianca ad un cliente. Secondo quanto ricostruito dai militari il suo cellulare squillava a ripetizione: erano le chiamate dei numerosi clienti che prenotavano la consegna di una sostanza piuttosto che di un’altra. Il cittadino albanese in quell’occasione patteggiò due anni. Irregolare sul territorio italiano era stato raggiunto da un ordine di espulsione dalla Questura di Reggio Emilia.

La seconda volta nel febbraio del 2021 a Campoformido, in provincia di Udine. I carabinieri lo avevano sorpreso infatti mentre si trovava a bordo di un’auto insieme ad un 51enne di Parma, già noto alle forze dell’ordine. Orjol Lame era stato raggiunto da un ordine di espulsione emesso nel 2020 dalla Questura di Reggio Emilia: non avrebbe potuto tornare in Italia prima del 2025. Dopo la celebrazione del rito direttissimo l’arresto era stato convalidato dal Gip. Il giovane albanese era stato poi rimesso in libertà in attesa della successiva espulsione dal territorio nazionale.