Baganzola – Sembra non aver fine il problema della caduta delle piante – FOTO

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Lettera firmata

Pare non abbia funzionato del tutto la task-force di Polizia Municipale e Vigili del fuoco nell’intervento in emergenza seguito in diretta tv – ci mancava soltanto l’elicottero che sorvolasse la zona – lunedì 13 maggio in piazzale Sacco e Vanzetti a Baganzola.
Intervento avvenuto su segnalazione di pericolo caduta piante fatta da un abitante del piazzale. Il quale continuava a sentire strani rumori e affacciandosi alla finestra scopriva essere originati dalla caduta di grossi rami. Co’ vot ca sia.
L’intervento in definitiva è consistito nel transennare, con nastro bianco e rosso, metà degli ingressi dell’area verde per impedirne l’accesso in previsione di ulteriori controlli.
Nel frattempo, però, dopo una settimana, giorno più giorno meno, un altro ramo di grandi dimensioni, visibilmente marcio e incombente minaccioso su uno degli ingressi, che a chiunque avrebbe lasciato più di un dubbio sulla sua pericolosità, anzi appariva come il più pericoloso, è caduto come da programma, rovinando completamente sul marciapiede davanti all’ingresso dell’area verde con gioco bimbi.
Il solito vicino si ridomandava cosa fosse mai quello strano rumore e riaffacciandosi alla finestra riconstatava nuovamente l’accaduto e, ormai un po’ demoralizzato, ri-ritelefonava per segnalare l’evento.
Scherzi a parte, sembra che i Vigili del Fuoco possano intervenire soltanto sui rami o sulle piante già caduti. Ma, allora, sorge spontanea la domanda, in questi casi il Comune non dovrebbe disporre di una unità interna in grado di intervenire con tempestività per poter tagliere subito quel ramo che appariva chiaramente come particolarmente pericoloso, per dimensione, secchezza e posizione? Ramo che aveva destato più di un interrogativo ai cittadini nel vederlo ancora sulla pianta dopo l’intervento di messa in sicurezza.
A cosa è servito questo dispiegamento di forze se poi non è stato possibile eliminare il pericolo maggiore, presentatosi poi pochi giorni dopo con inesorabile puntualità?
Un ramo di venti centimetri di diametro e di neanche tanti metri di lunghezza, ma che per il peso una persona ha fatto fatica a spostare da sola.
Quindi in grado di fare veramente male durante la sua caduta.
E che, per giunta, si presentava in una condizione di secchezza diffusa che stride con le rassicurazioni sentite anche di recente secondo le quali tutte le grandi alberature dal 2012 sono costantemente soggette ad un controllo visivo e anche strumentale nel caso in cui le prime diagnosi diano degli effetti negativi. A giudicare dall’aspetto di quel ramo ce ne deve avere messo di tempo per diventare così secco.
E quindi, vista la sua pericolosità, occorrerebbe forse rivedere la distinzione indicata per cui i controlli si fanno solo sulle grandi alberature.
Che, oltretutto, se vogliamo andare sull’argomento, basta spostarsi appena più avanti nel parcheggio davanti all’ufficio postale per vedere i problemi presenti anche su quelle. I cittadini il 10 marzo scorso hanno segnalato la caduta di un terzo grande ramo da una pianta presente nel parcheggio, una branca rovinata pericolosamente sul marciapiede sottostante. Fatto avvenuto quando, in concomitanza, cadeva la terza pianta in viale Villetta.
Per due mesi, nonostante l’indicazione fatta che anche altri rami secchi di pari dimensioni erano presenti sulla pianta, non si è visto nessun intervento. Il giorno undici maggio, quando in viale Villetta sono cadute cinque piante in una sera, o meglio quattro cadute e una tolta, cadeva anche il quarto grande ramo dalla pianta sita nel parcheggio davanti alla posta di Baganzola.
Soltanto pochi giorni fa, dopo pressante richiesta dei cittadini di avere delucidazioni sulla sicurezza all’utilizzo del parcheggio e se fossero stati eseguiti o meno i controlli, è stato effettuato un esame che ha decretato la necessità di abbattimento urgente non solo di quella pianta, ma di altre quattro a fianco, una in fila all’altra. Tutte segnalate per i loro rami secchi.
E, oltretutto, come recita il cartello di avviso di abbattimento collocato sui tronchi, perchè le piante risultano “gravemente ammalorate”.
Ma con il costante monitoraggio visivo indicato tutto questo non avrebbe dovuto essere anticipato?
Ci può stare che un ramo o una pianta cadano senza preavviso, ci può stare che un Comune sia stato preso in contro piede dal repentino peggioramento di fenomeni atmosferici che oggi valutiamo strutturali e che fino a qualche tempo fa era difficile poter ipotizzare così, ma quando i cittadini fanno segnalazioni puntuali di situazioni evidenti e poi i rami e le piante dopo pochi mesi puntualmente cadono, o si sentono dire che è tutto sotto controllo e che la caduta di piante sono cose che è vero non devono accadere, ma cinque piante cadute è comunque una percentuale  molto bassa rispetto a diciannove mila, senza soffermarsi però sul fatto che sono cinque piante cadute la stessa sera nella stessa via, indicata oltretutto come già attenzionata a seguito delle cadute dei mesi precedenti, allora i cittadini di fronte a questo cosa devono pensare?