Striscione di protesta contro il caromensa dell’Università. La richiesta è quella di un listino prezzi che segua la rendicontazioni ISEE.
“All’oggi il costo di un pranzo alla mensa – introduce il responsabile del Blocco Studentesco all’università di Parma Lucrezio Turchin – è uguale per tutti i partecipanti al servizio; gli unici agevolati sono i borsisti che riescono a rispondere a requisiti già abbastanza restrittivi.
Per questo motivo è nostra intenzione portare all’attenzione del rettorato e dell’associazione Er.Go. la palese iniquità intrinseca alla situazione.
Organizzeremo nei giorni a venire una raccolta firme da consegnare a Er.Go. con l’allegata richiesta di stilare un listino prezzi che segua la rendicontazione ISEE”
“Non tutti gli studenti – replica il coordinatore regionale del Blocco Studentesco Martinelli Christian – sono purtroppo in grado di permettersi il pranzo presso la mensa universitaria tutte le volte che ne necessitano. Sono diverse le università che hanno già aderito a questo tipo di equiparazione dei prezzi secondo le fasce ISEE. Con tale azione e la seguente presentazione delle firme raccolte richiediamo a Er.Go. la creazione di un tavolo di discussione per studiare la migliore via d’azione, che prenda a esempio le università che già adottano questa politica”
“In una delle università con le tasse più alte in Italia – conclude Lucrezio Turchin – è d’obbligo ricercare tutte le vie di agevolazione agli studenti. Il Blocco Studentesco non si fermerà finché non vedrà garantito, in ogni sua più piccola forma, il diritto allo studio di ogni universitario”