Processo Petrolini, incaricati i periti. Mostrate le foto dei piccoli resti

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Una mattina difficile, carica di emotività, dolore, lacrime. Chiara Petrolini, 22enne, è accusata di aver ucciso i suoi due figli appena nati, seppellendoli nel giardino di casa a Traversetolo. Questo è noto. Durante l’udienza di lunedì mattina, tensioni e dolore sono stati palpabili, tanto che l’imputata e il suo ex fidanzato, Samuel Granelli, padre dei bambini, hanno dovuto abbandonare l’aula in momenti diversi.

Quando è stata mostrata una foto del secondo neonato sepolto, il primo ad essere rinvenuto, il 9 agosto 2024 nella villetta di Vignale, l’avvocato della difesa, Nicola Tria, ha chiesto per conto di Chiara Petrolini di farla uscire dall’aula. Anche il maresciallo dei carabinieri Carlo Salvatore Perri, il primo a intervenire sulla scena, si è commosso durante la sua testimonianza, ammettendo: “Vidi questo corpicino e le dico, ho difficoltà, essendo padre, in quel momento non sono stato bene.”

Poco dopo, anche Samuel Granelli, l’ex fidanzato, ha lasciato l’aula con il volto segnato dalla sofferenza, mentre il comandante del nucleo investigativo dei carabinieri, Domenico Sacchetti, stava ricostruendo le fasi del ritrovamento.

Perizia psichiatrica e sviluppi del processo

Nonostante le difficoltà emotive, il processo va avanti. I giudici hanno incaricato le perite Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli di effettuare una valutazione psichiatrica sull’imputata. Dovranno stabilire se Chiara Petrolini fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti e, in caso contrario, se sia socialmente pericolosa. Le operazioni inizieranno il 25 settembre.

Le gravidanze della 22enne sarebbero state un segreto per tutti, inclusi i familiari e il fidanzato dell’epoca. Le indagini avevano portato prima al ritrovamento del corpo del secondo neonato, e circa un mese dopo a quello del primo bambino, partorito un anno e mezzo prima.