Una serata di metà agosto a San Secondo Parmense è degenerata in una violenta rissa che ha coinvolto dieci persone, ora denunciate per rissa, lesioni personali, percosse e danneggiamento. La meticolosa indagine dei Carabinieri ha permesso di ricostruire la dinamica dell’accaduto, riportando ordine e legalità in paese.
Tutto ha avuto inizio la sera del 9 agosto all’interno di un bar del centro. Due gruppi, uno composto da tre italiani e l’altro da sei cittadini stranieri, hanno cominciato a discutere. La causa, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sembra essere stata un commento inopportuno rivolto a due ragazze che accompagnavano gli italiani.
Dalle parole si è passati rapidamente ai fatti. Sedie e tavoli del locale sono diventati armi improprie, lanciate dai contendenti in uno scontro che si è poi spostato all’esterno. La situazione è precipitata quando uno degli italiani è stato accerchiato e sopraffatto. Mentre cercava di proteggersi, un aggressore si è tolto una scarpa e l’ha usata come una clava, colpendolo ripetutamente
Quando due pattuglie dei Carabinieri sono arrivate sul posto, allertate da alcune chiamate d’emergenza, gli aggressori si sono dati alla fuga. La scena che si è presentata agli investigatori era quella di un locale devastato e di auto danneggiate dal lancio di pietre.
Le indagini sono state complesse ma rapidissime. I Carabinieri della stazione di San Secondo, in collaborazione con la Polizia Locale Unione Bassa Ovest, hanno raccolto le testimonianze degli avventori e analizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza del bar e di quelle comunali. L’analisi “alla moviola” dei video ha permesso di ricostruire l’intera sequenza degli eventi, identificando i responsabili e le loro singole responsabilità.
Grazie a queste prove schiaccianti, le dieci persone coinvolte sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Parma. Sebbene al momento siano solo indiziate, dovranno rispondere delle pesanti accuse che pendono su di loro. La loro posizione verrà vagliata nel corso dell’intero iter processuale, nel pieno rispetto della presunzione di innocenza.