“Abbiamo informazioni che la pratica di distribuire gratis le pipe per il crack da parte delle istituzioni pubbliche sia in atto anche a Parma. La Regione ne è pienamente consapevole e avrebbe anche finanziato il progetto.” È quanto ha dichiarato Pietro Vignali intervenendo sulla polemica per la distribuzione gratis ai tossicodipendenti di pipe per fumare la sostanza derivata dalla cocaina da parte del Comune di Bologna.
“A Bologna è il Comune che tramite i propri servizi sociali ha deciso di pagare ai tossicodipendenti queste pipe in alluminio. I Serdp di diverse AUSL, tra cui quello di Parma, ovviamente con il beneplacito dell’Assessorato regionale alle politiche per la salute, avrebbero avviato da tempo la sperimentazione di questa misura finalizzata alla riduzione del rischio – ha spiegato Vignali –. Chiederemo alla Giunta regionale con una nuova interrogazione quali sono gli esiti di questa sperimentazione e quanto è costata. In ogni modo, si stanno spendendo soldi pubblici per agevolare l’assunzione di una delle droghe più pericolose facendo passare il messaggio che le istituzioni pubbliche aiutano a drogarsi anziché contrastare l’uso di quelle sostanze. L’impressione è che in Emilia-Romagna, a partire dagli stessi uffici della Regione, vi sia molta confusione su come combattere la droga. Sembra, infatti non esserci la convinzione che la droga si contrasta innanzitutto cercando di ridurne la domanda che è l’opposto di facilitarne l’assunzione. Sostenendo o comunque non fermando simili iniziative che consentono di continuare ad assumere stupefacenti, ovviamente acquistati in circuiti criminali, si creano anche problemi giuridici non da poco: la compatibilità con l’art. 82 del testo unico sulle droghe (DPR 309/1990) che vieta espressamente condotte che agevolino in qualsiasi modo l’uso di sostanze stupefacenti; problemi di competenza istituzionale perché non sarebbero consentite azioni autonome da parte dei comuni in un quadro normativo nel quale Programmi regionali sulle dipendenze, coordinamento dei servizi territoriali, regolazione delle attività delle Unità di strada, nonché la definizione di criteri e modalità per gli interventi di riduzione del danno spettano tutti esclusivamente alla Regione ed alle sue articolazioni e quindi alle AUSL. A Parma, dove peraltro il crack ha una drammatica diffusione, il progetto delle pipe gratis è inaccettabile.”