Serve fantasia, serve concretezza. Serve..tanto. Suzuki galleggia, Valeri affonda. Le pagelle

0

Dietro poco, davanti nulla, in mezzo leggerezza. Serve fantasia, serve concretezza. Serve..tanto. Suzuki galleggia, Valeri affonda. Le pagelle di Juventus Parma.

Suzuki 6: Fa il suo onesto e sporco mestiere. Sui gol non ha colpa, ma si prende il giallo per il solito vizio di tenere la palla…

Delprato 6: Fa quello che può come i suoi compagni, non fa errori neri ma si scioglie nella leggerezza sul secondo gol.

Circati 5: Stenta tutta la gara, in affanno perenne. Il primo gol (al netto del fuorigioco evidente) lo porta in coscienza. Il secondo, è un pisolo collettivo cui lui non è esente.

Valenti 5,5: Restiamo perplessi sulla sua adeguatezza alla categoria. Non sono errori a doppia sottolineatura, ma un senso perenne di non sicurezza. Sfiora l’autogol sull’azione che crea il primo svantaggio.

Lovik 5,5: E’ la media tra un primo tempo interessante e un secondo nullo. Messo a destra, costretto a giocare col piede inverso (e potremmo scrivere un’antologia su favorevoli, contrari e loro perchè) spinge e ci prova finchè ne ha. Poi scompare, ma costa a Cambiaso il rosso.

Bernabé 5: Ripetiamo insieme: non è nella sua posizione. Scompare, non riesce a illuminare e nemmeno a toccare pallone. Potremmo chiederci se sia in campo o solo sulla distinta. Deve stare dietro le punte e in mezzo, sennò non serve a nulla.

Keita 6,5: Migliore in campo per distacco nel primo tempo, cala nel secondo ma non demerita mai. E’ l’unico che regge, in qualche modo, le due fasi (dal 88′ Djuric sv).

Ordonez 6: Esce a reti inviolate. Morde i polpacci agli avversari, è una cagnaccio molesto e fastidioso che impedisce di ragionare. Non ha senso batta i corner, ma la colpa non è sua. (dal 57′ Sorensen 5: entra timido, dovrebbe spaccare la gara invece sembra cercare di addormentarla).

Valeri 4,5: “Houston abbiamo un problema!”. Non crea, non si conta un assist decente, dietro sbaglia due diagonali da scuola calcio. Potrebbe battere i corner, almeno, ma li cede a Ordonez…

Almqvist 6: Premesso che il valore quello è, si danna per due. Tutte le cose migliori nascono dai suoi piedi e dal suo sacrifico, corre avanti indietro e di fianco, aiuta la difesa e riparte. quasi commovente. (dall’80’ Benedyczak sv)

Pellegrino 6: Era dai tempi di Amauri che non si vedeva un granatiere lottare così per tenere palla, prendere falli, essere punto di riferimento davanti. Ma l’attacco non c’è, è troppo solo.

All. Carlos Cuesta 5: “Houston abbiamo un problema!”, chiamata due. Servono innesti, serve fantasia, serve concretezza davanti. Non ha colpa dei due infortuni pesanti (Ondreijka e Frigan, i migliori) ma resta la leggerezza con cui i suoi cercano di creare senza concretizzare. Realizzare e non prenderle, mister. Allo spettacolo…ci penseremo.