I carabinieri della Stazione di Fidenza hanno concluso una complessa indagine che ha portato alla denuncia di quattro uomini, tutti di origine straniera, senza fissa dimora e con numerosi precedenti. I quattro, di età compresa tra i 18 e i 34 anni, sono ritenuti responsabili di una serie di gravi reati, tra cui rapina aggravata e tentata estorsione, ai danni di un 20enne e di un suo familiare.
Gli episodi criminali, avvenuti tra il 6 e il 7 giugno, hanno avuto come vittima principale un giovane di 20 anni residente a Fidenza, preso di mira per il suo monopattino elettrico.
La rapina e le prime aggressioni
La sera del 6 giugno, intorno alle 20:00, una pattuglia dei Carabinieri è intervenuta nei pressi della stazione ferroviaria di Fidenza a seguito di una segnalazione di aggressione. Sul posto, i militari hanno trovato un 20enne visibilmente ferito, che ha raccontato di essere stato accerchiato e brutalmente picchiato da quattro uomini. I malviventi gli avevano sottratto il monopattino elettrico, un mezzo piuttosto costoso. Nonostante le ferite, il giovane ha rifiutato l’intervento di un’ambulanza, preferendo tornare a casa.
Circa un’ora dopo, i Carabinieri sono stati richiamati, questa volta per una rissa in via Gramsci. Sul posto hanno trovato il 20enne e un suo familiare di 41 anni. Le due vittime si erano messe sulle tracce dei rapinatori e, dopo averli rintracciati, avevano cercato di farsi restituire il monopattino. La richiesta, però, ha scatenato una nuova ondata di violenza: i quattro aggressori hanno minacciato le vittime e hanno lanciato contro di loro bottiglie e tegole prelevate da un vicino cantiere. Inoltre, hanno intimato alle vittime di non avvisare le forze dell’ordine e di non intralciare i loro piani, arrogandosi il diritto di decidere le condizioni per l’eventuale restituzione del veicolo.
Nuove minacce e l’intervento dei Carabinieri
Le violenze non si sono fermate qui. La sera successiva, 7 giugno, i quattro criminali sono riusciti a rintracciare l’abitazione delle vittime. Approfittando della loro presenza in giardino, li hanno sorpresi, minacciandoli con un coltello e colpendoli con sassi prima di fuggire. In questa circostanza, una pattuglia della Sezione Radiomobile è riuscita a fermare uno degli aggressori, un 19enne, che aveva con sé due coltelli nello zaino ed è stato prontamente denunciato.
Le indagini e l’identificazione dei responsabili
Le indagini condotte dai carabinieri di Fidenza sono state immediate e scrupolose. I militari hanno analizzato ore di filmati delle telecamere di videosorveglianza, sia comunali che di attività commerciali, ottenendo immagini di alta qualità che hanno permesso di identificare i quattro sospettati, già noti alle forze dell’ordine.
Le testimonianze raccolte hanno confermato le prove visive, portando all’identificazione dei quattro uomini: un 18enne, un 19enne, un 21enne e un 34enne. Fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, tutti e quattro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. Si sottolinea che il 18enne e il 21enne si trovano già in carcere per reati simili commessi in precedenza a Fidenza, sempre perseguiti dai Carabinieri.
L’operazione dimostra l’efficacia delle indagini e l’importanza del lavoro meticoloso delle forze dell’ordine nel contrasto ai reati contro il patrimonio e la persona.