Forzano una sbarra e si accampano in Ceno: 25 denunce, arrestata una latitante

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Si erano organizzati per trascorrere la notte e la successiva giornata di ferragosto dandosi appuntamento in un terreno privato ubicato nel Comune di Varano dé Melegari vicino al fiume Ceno. Nel corso del controllo i Carabinieri hanno accertato che per accedere al fondo agricolo erano stati danneggiati i lucchetti di una sbarra posta a tutela dell’area privata. La proprietaria del fondo ha subito sporto querela nella caserma di Fornovo di Taro. Sono 24 le persone a maggioranza straniera sottoposte a controllo dai Carabinieri della Stazione di Fornovo di Taro supportati da altre pattuglie di rinforzo fatte confluire tempestivamente dalla Compagnia di Salsomaggiore Terme. Durante l’identificazione dei presenti, una 59enne ispanica è risultata destinataria di un provvedimento di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Parma. La 59enne, era stata condannata con una sentenza definitiva passata in giudicato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e dopo le formalità di rito è stata arrestata e tradotta in carcere.    

Nei giorni scorsi, un’operazione congiunta dei Carabinieri della Stazione di Fornovo di Taro, supportati delle pattuglie della Compagnia di Salsomaggiore Terme ha portato all’arresto di una 59enne di origini straniere, resasi irreperibile da fine 2024. La donna è risultata destinataria di un provvedimento di esecuzione per la carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Parma.

Il brillante risultato investigativo è scaturito da un controllo del territorio nel Comune di Varano de’ Melegari, che ha portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di 24 persone, inclusa la donna arrestata, ritenute presumibilmente responsabili, in concorso tra loro, di danneggiamento e invasione di terreni.

Stando alla ricostruzione dei fatti, nel pomeriggio della vigilia di Ferragosto, un residente di Varano de’ Melegari, notando la presenza di decine di persone che stavano allestendo una tendopoli in un fondo agricolo vicino al fiume Ceno, ha immediatamente allertato i Carabinieri di Fornovo.

Una pattuglia della Stazione di Fornovo è immediatamente intervenuta, accertando che la sbarra e il lucchetto di accesso al terreno erano stati forzati e che numerose persone stavano montando tende e organizzando un bivacco su di un fondo agricolo nelle vicinanze del fiume.

Data la situazione, la Compagnia dei Carabinieri di Salsomaggiore ha dispiegato ulteriori tre pattuglie di rinforzo, garantendo un controllo di polizia coordinato in un quadro di assoluta sicurezza. I Carabinieri hanno identificato 24 persone, equipaggiate per trascorrere la notte e la giornata di Ferragosto: erano stati installati gruppi elettrogeni, frigoriferi, tende, lettini, sedie, oltre a un ingente quantitativo di cibo e bevande alcoliche.

Il gruppo era formato da 6 donne e 18 uomini quasi tutti stranieri ad eccezione di due italiani, 10 di loro sono risultati già gravati da precedenti di polizia.  

Durante i controlli, la consultazione delle banche dati delle forze di polizia ha rivelato che nei confronti di una 59enne ispanica, residente a Parma, pendeva un rintraccio urgente: la donna doveva essere arrestata.

Nel dicembre 2024, infatti, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Parma aveva emesso un ordine di carcerazione nei suoi confronti, ma la donna si era resa irreperibile dal suo indirizzo di residenza, rendendosi di fatto “latitante”.

Riconosciuta colpevole dalla giustizia e condannata con sentenza passata in giudicato per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso a Parma nell’anno 2013, la donna dovrà ora scontare una pena detentiva di 2 anni, 1 mese e 19 giorni, oltre a pagare una pena pecuniaria di 18.000 euro.

La 59enne, prima che il provvedimento diventasse esecutivo, aveva chiesto al Tribunale di Sorveglianza di Bologna di poter scontare la pena in regime di affidamento in prova al servizio sociale o di detenzione domiciliare, ma entrambe le istanze finalizzate a ottenere tali benefici erano state rigettate. Certa della carcerazione, si era quindi sottratta alla cattura.

I Carabinieri di Fornovo hanno quindi accompagnato la donna in caserma, le hanno notificato il provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità Giudiziaria e l’hanno dichiarata in stato di arresto. Dopo le formalità di rito, la 59enne è stata condotta presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia, dove sconterà la pena comminatale.

Oltre alla 59enne, anche le altre 23 persone identificate durante l’intervento (tra i quali uomini e donne di età compresa tra i 21 e i 63 anni, residenti sia in città che in provincia), fatto salvo il principio di innocenza sino a sentenza definitiva, sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per essersi fraudolentemente introdotte in un fondo privato senza l’autorizzazione del proprietario, che ha successivamente sporto denuncia.