Ogni mese ed anno che passa, l’equilibrio del nostro Pianeta viene messo sempre più a dura prova da fenomeni preoccupanti come il cambiamento climatico, la perdita di habitat naturali, l’inquinamento ed il bracconaggio. Il risultato? Un milione di specie animali è attualmente a rischio estinzione. È un dato allarmante che dovrebbe farci riflettere: la biodiversità non è solo una ricchezza naturale, ma una componente essenziale del nostro stesso benessere. Difendere la fauna selvatica significa tutelare anche noi stessi, il nostro presente e il futuro dei nostri figli.
Ecco perché il WWF ci offre uno strumento potente ed emotivamente coinvolgente per fare la differenza: adottare simbolicamente una specie a rischio. Un gesto semplice, ma carico di valore e conseguenze positive. Possiamo scegliere la specie che sentiamo più vicina al nostro cuore o al nostro modo di essere: il panda (simbolo di dolcezza e resilienza) o la tartaruga marina (antica e saggia viaggiatrice degli oceani); il koala (emblema della fragilità delle foreste australiane), la tigre (regina della giungla e simbolo di forza), il leopardo delle nevi, l’orso polare, il leone…tutti accomunati da una tragica verità: la loro specie rischia di dissolversi per sempre.
UN FUTURO PIÙ VERDE, UN PRESENTE PIÙ CONSAPEVOLE
Scegliere un’adozione WWF non è solo un’azione solidale, ma un vero e proprio atto di consapevolezza. Significa supportare progetti concreti per salvare habitat, combattere contro l’uso eccessivo di plastica, promuovere pratiche sostenibili nell’agricoltura e nella pesca; insomma, proteggere la biodiversità. Con un’adozione simbolica di una specie a rischio, possiamo contribuire alla creazione di aree protette e corridoi ecologici, sostenere chi ogni giorno combatte contro il bracconaggio, fornendo loro strumenti tecnologici come droni per monitorare le specie in difficoltà.
Ma c’è un aspetto ancora più importante, soprattutto per chi è genitore: trasmettere questi valori alle nuove generazioni. Adottare un animale con i propri figli, raccontare loro la storia di una tartaruga salvata da una rete abbandonata o spiegare perché le tigri stanno scomparendo, significa educarli all’empatia, alla responsabilità, alla cura del mondo in cui viviamo (…e che un giorno sarà in mano loro). È un’occasione per parlare della Natura non solo come di un paesaggio da ammirare, o di quel parco verde in cui si va a giocare spesso, ma come la nostra casa comune. I bambini sono naturalmente curiosi: stimolarli con queste storie li aiuta a capire che ogni piccolo gesto può fare la differenza, anche a distanza.
LA TIGRE: UN SIMBOLO DA SALVARE
Tra le creature più iconiche e amate della fauna selvatica, la tigre occupa senza dubbio un posto speciale. Ma il suo fascino maestoso è oggi accompagnato da una fragilità allarmante. Un tempo regina incontrastata di vaste regioni dell’Asia, la sua presenza in natura si è ridotta in modo drammatico: oggi sopravvivono meno di 4.000 esemplari in Natura. Le cause sono tristemente note e profondamente radicate. La deforestazione continua a erodere il suo habitat, il bracconaggio alimenta mercati illegali e credenze infondate, i conflitti con le popolazioni locali aumentano, mentre la frammentazione del territorio ne compromette la sopravvivenza a lungo termine.
Perdere la tigre per sempre significherebbe molto più che dire addio a uno dei simboli più straordinari della biodiversità: vorrebbe dire rompere un delicato equilibrio ecologico, con conseguenze che si ripercuoterebbero sull’intero ecosistema di cui è parte fondamentale. Salvare la tigre significa, in fondo, proteggere anche tutto ciò che la circonda. Il WWF lavora ogni giorno per contrastare queste minacce. I progetti sul campo includono l’installazione di recinzioni per la messa in sicurezza degli allevamenti, limitando così lo scontro con le comunità locali, il monitoraggio e il rafforzamento della sorveglianza contro i crimini di Natura. Per continuare a farlo, ha bisogno del nostro aiuto. Ecco perché, quest’estate sotto l’ombrellone puoi fare una scelta che conta davvero, scegliendo di adottare una tigre – o di adottare un animale in pericolo – visitando il sito ufficiale sostieni.wwf.it. Ogni adozione simbolica rappresenta un gesto concreto di amore per la Natura, un passo deciso verso un futuro in cui nessuna specie sia più costretta a lottare per la sopravvivenza, e in cui l’uomo possa finalmente tornare a vivere in equilibrio con il mondo che lo circonda.
LA TIGRE: UN GIGANTE MINACCIATO DA SALVARE
La tigre (Panthera tigris) è il più grande felino del pianeta, simbolo universale di potenza e agilità. Può raggiungere oltre 3 metri di lunghezza (coda inclusa) e pesare fino a 300 kg nella sottospecie siberiana: le tigri di Sumatra invece, si aggirano intorno ai 140 kg. Un tempo diffusa in gran parte dell’Asia, oggi ha perso oltre il 95% del suo areale naturale in 100 anni e sopravvive solo in pochi territori isolati – dall’India alla Russia, dalla Malesia al Vietnam – con una popolazione stimata di circa 3.900 individui selvatici. La sua potente anatomia le consente di cacciare prede di grandi dimensioni e arriva a mangiare fino a 40 kg di carne in un solo pasto, muovendosi prevalentemente di notte e prediligendo habitat con acqua e copertura vegetale.
Le minacce principali che deve affrontare sono legate alla deforestazione, la frammentazione dell’habitat ed il bracconaggio, spinto dal commercio di ossa, pellicce o presunte virtù curative delle parti del corpo della tigre. Tre delle sue nove sottospecie risultano già estinte: quella di Bali, di Java e del Caspio. Il WWF ha avviato progetti sin dal 1973 – come ad esempio “l’Operazione Tigre” . Tra le azioni che il WWF promuove si includono nuove aree protette, sorveglianza anti–bracconaggio, uso di droni e foto-trappole, oltre a collaborazioni con le comunità locali per ridurre i conflitti tra tigri e persone.