Un uomo di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine e residente in provincia di Parma, è stato assicurato alla giustizia dopo essere stato riconosciuto colpevole di rapina aggravata dall’uso di un’arma bianca e tentato strangolamento, reati commessi a Milano nel luglio dello scorso anno. Dovrà scontare una pena detentiva di 3 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione.
I fatti risalgono al pomeriggio del 17 luglio 2024, quando il giovane aveva tentato di lasciare un negozio d’abbigliamento in Corso Vittorio Emanuele II a Milano con diversi capi non pagati. Dopo aver oltrepassato le casse, l’allarme antitaccheggio era scattato, richiamando l’attenzione dell’addetto alla sicurezza. A quel punto, il 25enne aveva reagito con estrema violenza, scagliandosi contro il vigilante per garantirsi la fuga. Le forze dell’ordine, intervenute prontamente, avevano trovato il giovane mentre tentava di strangolare l’addetto alla sicurezza. Durante la perquisizione, era stato anche rinvenuto un taglierino, con cui l’uomo aveva minacciato il vigilante.
Data la gravità dell’accaduto, il 25enne era stato immediatamente arrestato e trasferito nel carcere di San Vittore. Successivamente era stato scarcerato con il divieto di dimora a Milano e provincia.
Nel maggio del 2025, con la sentenza definitiva per il reato di rapina, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Milano aveva emesso un ordine di carcerazione per l’espiazione della pena. Tuttavia, il 25enne aveva fatto perdere le sue tracce, rendendosi irreperibile e complicando la sua cattura.
Le ricerche, condotte attivamente dai Carabinieri della Stazione di Sala Baganza, si sono concentrate nella zona dove il giovane aveva dei legami familiari. Individuato l’immobile in cui si nascondeva, una pattuglia si è posizionata in un punto strategico per monitorare i suoi movimenti. Dopo aver effettuato i necessari riscontri e formato una squadra operativa, i militari hanno fatto irruzione nell’abitazione, sorprendendo il 25enne che, data la rapidità del blitz, non ha avuto il tempo di reagire.
Accompagnato in caserma e notificato il provvedimento di carcerazione, il 25enne è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Parma, dove sconterà la pena detentiva.