Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Borgo Val di Taro hanno eseguito un provvedimento di carcerazione nei confronti di una donna italiana di 41 anni, residente in provincia. Il provvedimento, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia, rappresenta un aggravamento della precedente misura della detenzione domiciliare a cui la donna era sottoposta.
L’operazione rientra nel più ampio quadro delle attività di controllo del territorio e contrasto alla criminalità condotte dall’Arma, volte a garantire il rispetto delle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria e la sicurezza della comunità.
La 41enne stava scontando, in regime di detenzione domiciliare, pene relative a reati di maltrattamenti commessi nel 2018 e a reati in materia di sostanze stupefacenti risalenti al 2015, entrambi perpetrati in Piemonte. Le diverse condanne erano confluite in un cumulo di pene emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea. La misura della detenzione domiciliare era stata originariamente disposta dal Tribunale di Sorveglianza di Torino.
L’aggravamento della misura si è reso necessario a seguito delle reiterate e documentate violazioni degli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria, accertate dai militari della Stazione di Borgo Val di Taro. Grazie a mirati e frequenti controlli, i Carabinieri hanno monitorato attentamente la condotta della donna, evidenziando diverse irregolarità.
In particolare, la 41enne è stata ripetutamente trovata assente presso il proprio domicilio in orari non consentiti, in chiara violazione delle prescrizioni. Inoltre, durante il periodo di sottoposizione alla misura restrittiva, i Carabinieri hanno accertato condotte moleste nei confronti di alcuni familiari che le avevano offerto ospitalità per l’esecuzione della misura.
Tutte queste violazioni sono state puntualmente segnalate dai militari all’Autorità Giudiziaria. La magistratura, valutando la condotta della donna, l’ha ritenuta indice di scarsa affidabilità e di mancata adesione alle prescrizioni. La condotta complessiva della 41enne ha quindi indotto l’Ufficio di Sorveglianza a ritenere inidonea la detenzione domiciliare, determinandone la sospensione e la sostituzione con la custodia in carcere.
Una volta acquisito il provvedimento di aggravamento, i Carabinieri di Borgo Val di Taro hanno prelevato la donna dal suo domicilio e l’hanno condotta in caserma per la notifica ufficiale della sospensione della detenzione domiciliare. Al termine delle operazioni di rito, la 41enne è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Reggio Emilia, dove continuerà a scontare la pena comminatagli.
Questa operazione sottolinea il costante impegno dell’Arma dei Carabinieri nel garantire il rispetto delle decisioni giudiziarie e nel mantenere la sicurezza della comunità, intervenendo prontamente in caso di violazione delle misure alternative alla detenzione.