Terrorizzano un’anziana 86enne per truffarla: intervengono i carabinieri

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Ancora una volta, la sinergia tra cittadini e Carabinieri si dimostra un’arma vincente contro la criminalità. Nella giornata del 15 maggio, i Carabinieri della Compagnia di Borgo Val di Taro hanno tratto in arresto tre uomini di origine campana, ritenuti responsabili di un tentativo di truffa aggravata ai danni di un’anziana signora di 86 anni residente a Compiano (PR).

Fin dalla mattinata, la centrale operativa della Compagnia aveva ricevuto diverse segnalazioni da parte di anziani residenti nei comuni di Bardi e Bedonia, i quali riferivano di essere stati contattati telefonicamente da individui che, spacciandosi per Carabinieri, li informavano che un loro familiare era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale.

Con la scusa di evitare conseguenze legali, i malviventi richiedevano il versamento di ingenti somme di denaro o la consegna di oggetti in oro a titolo di risarcimento.

Proprio grazie alla massiccia campagna antitruffa promossa dall’Arma, le potenziali vittime hanno subito compreso il raggiro, allertando immediatamente i Carabinieri.

Nel primo pomeriggio, l’anziana di Compiano ha ricevuto una telefonata con lo stesso modus operandi: una voce maschile la informava che sua sorella aveva avuto un grave incidente e si trovava in una situazione giuridica critica. Sfruttando l’apprensione della donna, il truffatore le prospettava uno scenario drammatico, con gravi conseguenze per la sorella a meno che non avesse consegnato denaro o gioielli.

In preda al panico, l’86enne ha raccolto i suoi risparmi e i preziosi, seguendo le istruzioni telefoniche dell’uomo, il quale le annunciava l’imminente arrivo di una finta pattuglia di Carabinieri per il ritiro. Poco dopo, un’auto scura con tre uomini a bordo si è presentata sotto casa sua. Uno di loro, qualificandosi come Maresciallo, ha ritirato i beni e 300 euro in contanti, sostenendo però che non fossero sufficienti.

Con forti pressioni psicologiche, il finto Maresciallo ha convinto l’anziana a salire in auto per essere accompagnata in banca a prelevare ulteriori 5.000 euro. L’anziana, ignara del raggiro, è entrata in banca da sola, mentre i tre truffatori attendevano nel parcheggio.

Fortunatamente, gli impiegati della banca hanno intuito che qualcosa non andava e, insospettiti, hanno chiesto spiegazioni alla donna, la quale ha raccontato l’accaduto, menzionando l’urgente attesa del Maresciallo. Immediatamente, i dipendenti hanno compreso la truffa in atto e hanno contattato il 112.

I Carabinieri della Compagnia di Borgo Val di Taro, già allertati dalle precedenti segnalazioni, avevano predisposto un dispositivo di controllo del territorio. Le numerose pattuglie, coordinate dall’Aliquota Operativa in abiti civili, hanno intercettato l’auto sospetta con i tre uomini a bordo nei pressi di Bedonia.

Durante il controllo, i tre occupanti, identificati come un 20enne e due 18enni provenienti dalla Campania, sono stati trovati in possesso del denaro e dei gioielli sottratti poco prima all’anziana. I malviventi, intuendo che il piano era fallito a causa del ritardo della donna in banca, stavano tentando di allontanarsi.

Dopo aver rassicurato l’anziana e restituito i suoi beni, i Carabinieri hanno condotto i tre fermati presso la Compagnia per ulteriori accertamenti. È emerso che l’auto utilizzata era stata noleggiata di recente. L’86enne ha formalizzato la denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Borgo Val di Taro.

In considerazione della flagranza di reato e delle prove raccolte, i tre uomini sono stati arrestati per tentata truffa aggravata. Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto per loro gli arresti domiciliari in attesa del processo. Inoltre, è stata notificata la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dai Comuni di Bedonia e Compiano per due anni.

Si ricorda che gli indagati sono al momento solo indiziati e la loro posizione sarà valutata dall’Autorità Giudiziaria nel corso del procedimento.

Questa brillante operazione testimonia l’importanza della collaborazione tra cittadini e Forze dell’Ordine e l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione contro le truffe, che hanno permesso all’anziana e ad altri potenziali vittime di sventare i piani dei malintenzionati.