Cani, consumi e consapevolezza: i nuovi trend della pet economy

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In crescita la spesa per il benessere degli animali da compagnia, ma serve più cultura e formazione per vivere davvero bene con loro

Il settore degli animali da compagnia in Italia continua a registrare numeri da record. Secondo il Rapporto Assalco-Zoomark 2025, il mercato del pet food ha superato i 3,1 miliardi di euro, con un incremento del 3,7% rispetto al 2023. Un segnale chiaro: i cani e i gatti non sono più solo animali domestici, ma veri e propri membri della famiglia, a cui milioni di italiani dedicano attenzione, cura e risorse crescenti.

Questa crescita, tuttavia, non è solo economica. Si accompagna – e per certi versi richiede – un’evoluzione culturale: oggi chi vive con un cane cerca prodotti migliori, servizi personalizzati, ma anche conoscenze più approfondite per comprenderlo, educarlo e rispettarlo.

E proprio qui si aprono le sfide (e le opportunità) del futuro.

I numeri del settore: pet sempre più protagonisti

Nelle case degli italiani vivono oltre 65 milioni di animali da compagnia, di cui più di 20 milioni sono cani e gatti. La popolazione felina cresce (+1 milione di esemplari), ma anche i cani – in particolare quelli di piccola taglia – aumentano. Parallelamente cresce l’offerta: dagli alimenti umidi e secchi, agli snack funzionali, fino agli integratori specifici per il benessere del cane, sotto forma di paste, polveri e capsule.

Il settore si dimostra estremamente reattivo e capace di innovare. Gli alimenti sono sempre più personalizzati, bilanciati, pensati per le esigenze nutrizionali specifiche in base all’età, alla razza, allo stile di vita.

Anche la distribuzione si evolve: aumenta l’e-commerce, si rafforzano le catene specializzate, mentre la GDO tradizionale segna una lieve flessione. I pet shop si rinnovano, diventano luoghi di consulenza e relazione con i clienti.

Ma la vera tendenza trasversale è una: il pet owner italiano oggi vuole sapere, capire e scegliere in modo consapevole.

Oltre il prodotto: il bisogno di educazione cinofila

In questo scenario, si fa strada una nuova consapevolezza: non basta comprare il meglio per il proprio cane, bisogna anche imparare a conoscerlo davvero.

L’educazione cinofila non è più un tema per addetti ai lavori o per chi ha cani “problematici”. Sempre più famiglie cercano corsi, consulenze, webinar e contenuti informativi per gestire correttamente la relazione con il cane fin dal suo arrivo in casa.

Dagli errori nella socializzazione ai problemi di gestione quotidiana, passando per la lettura del linguaggio del corpo: il desiderio di evitare stress e fraintendimenti cresce. Il cane moderno vive in un contesto complesso, urbano, fatto di regole, stimoli, situazioni nuove. Capirlo è un atto d’amore, ma anche una necessità per il benessere di tutti.

Un numero sempre maggiore di cittadini partecipa oggi a percorsi di formazione cinofila, in presenza o online. Anche per questo stanno crescendo i webinar per conoscere il cane, che permettono a chiunque di avvicinarsi a concetti etologici, relazionali ed educativi in modo semplice ma rigoroso.

Uno dei portali di riferimento in questo ambito è Dogsportal.it, che da anni promuove cultura cinofila di qualità e accessibile, grazie alla collaborazione con professionisti del settore, educatori, veterinari e giornalisti esperti.

Proprio su Dogsportal si trovano numerosi spunti per chi vuole iniziare un percorso di educazione cinofila, anche attraverso proposte gratuite, eventi divulgativi, approfondimenti tematici e strumenti concreti per migliorare la convivenza.

Il cane nella società: tra inclusione e riconoscimento

L’altro trend da osservare da vicino è quello del riconoscimento sociale del cane come soggetto attivo nella vita delle persone. Secondo Assalco, il 96% dei proprietari considera il proprio animale un membro della famiglia. Una consapevolezza che però non trova ancora un riscontro normativo adeguato.

Nonostante gli effetti positivi dimostrati sulla salute mentale e fisica delle persone (si stima una riduzione del 15% del ricorso alle visite mediche nei senior che vivono con un cane), in Italia gli animali da compagnia sono ancora tassati come beni di lusso, con un’IVA al 22% su alimenti e cure veterinarie.

Anche le tutele legali sono deboli: manca il riconoscimento giuridico del cane come “essere senziente” nel codice civile, e restano grandi difficoltà nel garantire la presenza del cane in ospedali, scuole, luoghi pubblici o nei contesti di crisi.

L’impressione – confermata da molti professionisti del settore – è che le lobby economiche abbiano saputo strutturarsi, mentre manca una vera rappresentanza delle famiglie con animali, capace di incidere a livello politico, fiscale e sociale.

Conoscere il cane per cambiare il futuro

In un mercato che evolve rapidamente, è fondamentale non dimenticare il protagonista di tutto questo: il cane.

Capirlo, rispettarlo, educarlo e difenderne i diritti non è solo un gesto individuale, ma una responsabilità collettiva. Servono strumenti, cultura e consapevolezza, fin dalla scelta del cucciolo o dell’adozione.

Per questo, educazione cinofila e informazione devono camminare insieme, offrendo ai cittadini occasioni per approfondire, confrontarsi e imparare.

Chi vuole iniziare, può farlo facilmente anche da casa, partecipando a un webinar per conoscere il cane o consultando articoli scritti da esperti su portali specializzati.

Perché il futuro del settore non si misura solo in miliardi di euro, ma nella qualità della vita che sappiamo offrire ai nostri animali.