Harakiri Parma a San Siro: ducali due volte avanti, poi la buttano via. Finisce 3-2

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Milano – Il Parma due volte è andato avanti, due volte si è fatto riprendere poi ha completato il proprio harakiri. Peccato, perchè se oggi avessero vinto, i ducali non avrebbero rubato nulla.

L’aperitivo di pranzo il Parma se lo gusta a San Siro, a casa del Milan nel tempio del calcio. E’ la classica partita in cui hai poco da perdere e tutto da goderti, anche per spezzare settimane in cui il mercato la fa da padrone.

Pecchia per una volta ha un po’ di alternative: sceglie Delprato, Vogliacco, Valenti e Valeri davanti a Suzuki, in mezzo Hernani e Sohm, tra le linee Man, Cancellieri e Mihaila e come unica punta Djuric.

La gara è piacevole, come un pallido sole, più unico che raro, che illumina Milano. Il Milan macina metri e giropalla, il Parma attende e osserva, ma non è inerte: le ripartenza sono pugenti e regolarmente fermate in modo irregolare. Djutic ha parzialmente cambiato il volto dello schieramento di Pecchia che tenta spesso la strada del cross o dell’infilata in velocità.

E al 24esimo il Parma passa, approfittando di una scivolata di Theo in mezzo al campo: Cancellieri riceve sulla trequarti, avanza, e di mancino infila la rete. Il Milan incassa il colpo e il Parma sembra contenere senza affanni, ma il patatrac lo fa Suzuki a sei dopo la mezz’ora. Sugli sviluppi di un corner innocuo Suzuki spinge Pavlovic dalle spalle, per Abisso è calcio di rigore che Pulisic trasforma, l’estremo difensore intuisce ma non blocca.

Il Milan si sveglia, e chiude il primo tempo con maggiore convinzione.

RIPRESA – Conceicao non è soddisfatto e cambia, quattro cambi in dieci minuti, e il Milan pare più grintoso e cattivo, anche se il Parma chiude con ordine e aspetta sempre l’attimo per fare male. Al 58esimo ancora Cancellieri ha una palla interessante servita da Mihaila ma non inquadra lo specchio. Al 62esimo Suzuki rischia l’ennesimo patatrac: rilancio sui piedi direttamente sulla schiena di Abraham, che non ne approfitta.

Hernani accusa un problema, e Pecchia avvia la girandola dei cambi: dentro Haj Camara e Almqvist per il brasiliano, Djuric e Man. E i ducali recuperano un po di vigore, con prima Almqvist poi Mihaila ipnotizzati dai Maignan. Ed arriva anche il momento del debutto di Lovik per uno stanco Mihaila.

I cambi premiano Pecchia: allo scoccare dell’80esimo la mette dentro capitan Delprato in scivolata. Azione avviata da Camara, Maignan respinge miracolosamente ma non può nulla sul tocco del capitano. Il Milan non ci sta e spoingem, troverebbe anche il pari con Pavlovic che si beve Hainault ma un offside segnalato dal Var salva il Parma.

Ma il Diavolo agguanta il pareggio al secondo dei sei minuti di recupero concessi: Musah per Reijnders, che sfugge a Valenti e trafigge sul primo palo Suzuki.

E il Parma completa l’harakiri al 95esimo: Bartesaghi in mezzo per Pavlovic, sponda per Chukwueze che con la coscia inganna Suzuki e insacca.

Finisce tra i rimpianti: il Parma due volte è andato avanti, due volte si è fatto riprendere poi ha completato il proprio harakiri. Peccato, perchè se oggi avessero vinto, i ducali non avrebbero rubato nulla.

TABELLINO

Milan – Parma 3-2

MARCATORI: 24′ Cancellieri, 80′ Delprato (P), 38′ rig. Pulisic, 90 + 2′ Reijnders, 90+ 5′ Chukwueze (M)

MILAN: Maignan; Calabria (dal 78′ Jovic), Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez (dal 46′ Bartesaghi) ; Musah, Fofana (dal 57′ Chukwueze) ; Pulisic, Reijnders, Leao (dal 46′ Bennacer) ; Morata (dal 57′ Abraham). A disp: Sportiello, Okafor, Zeroli, Jimenez, Tomori, Terracciano, Camarda. All: Conceiçao. 

PARMA: Suzuki, Delprato, Vogliacco, Valenti, Valeri; Hernani (dal 70′ Haj), Sohm; Man (dal 70′ Almqvist), Cancellieri (dal 83′ Hainaut), Mihaila (dal 78′ Lovik); Djuric (dal 70′ Camara). A disp: Corvi, Moretta, Estevez, Keita, Ondrejka, Leoni, Trabucchi, Plicco.
All: Pecchia. 

Arbitro: Abisso di Palermo

Ammoniti: Pavlovic, Fofana (M), Vogliacco, Sohm, Delprato, Haj, Hainault (P)